No all'attracco a Venezia della Costa Victoria
ZAIA: "NON RITIRO L'ORDINANZA"
Confermati il limite di 200 metri e la chiusura domenicale dei market

Nella serata di venerdì, il ministro della Salute Roberto Speranza aveva emesso un suo decreto in cui consentiva l’attività fisica in prossimità dell’abitazione, vietando però l’accesso a parchi e giardini pubblici, mentre non faceva cenno allo stop festivo della vendita di alimentari.
La sovrapposizione delle due normative aveva generato una certa confusione. Dopo essersi confrontato anche con l’ufficio legale della Regione, tuttavia, il governatore ha ribadito come l’ordinanza non sia in contrapposizione con le disposizioni ministeriali e rimanga dunque in essere.
Zaia ha anzi ricordato come, in tema di spostamenti, l’indicazione “in prossimità dell’abitazione” contenuta nel testo statale possa essere interpretata in modo anche più restrittivo dei 200 metri fissati in Veneto. Questa distanza, ha spiegato il presidente, è stata stabilita proprio per dare un parametro certo ai veneti “perchè i veneti sono persone per bene e rispettano quello che viene detto loro di fare, non serve certo mandare l’esercito” ha sottolineato il governatore.
Quanto al commercio, trattandosi di un ordinanza urgente e inderogabile per motivi sanitari, può intervenire in via d’emergenza sugli orari, altrimenti materia non di competenza regionale. Ma anche su questo punto Zaia ha rassicurato: "Lunedì gli alimentari saranno regolarmente aperti".
Da ricordare che, anche nella giornata festiva, resteranno in funzione farmacie di turno, parafarmacie ed edicole.
I rapporti con il governo sono di piena collaborazione, ha ripetuto il presidente del Veneto, auspicando però che, in vista della scadenza del decreto in essere, non si arrivi alla mezzanotte del giorno stesso per emanare quello nuovo, ma ci possa essere il tempo per un confronto con le Regioni. Zaia ha annunciato che è allo studio anche un sistema “non coercitivo” per cercare di capire se una persona si reca più volte al giorno a fare la spesa o comprare medicine, come denunciato da numerosi esercenti e farmacisti.
Il governatore ha anche affermato che nella quotidiana videoconferenza con l’unità di crisi nazionale ha ribadito l’assoluta indisponibilità a far attraccare a Venezia la Costa Concordia, nave da crociera con a bordo circa 1.400 passeggeri, di cui non è chiaro quanti affetti da Covid 19. “Non perché non siamo solidali – ha precisato – ma perché non siamo in grado di assistere un ulteriore quantitativo di malati gravi”.