"Affidati al Padre coloro che ci hanno lasciato senza avere i propri cari vicino"
LA PREGHIERA SOLITARIA DEL VESCOVO MICHELE IN CIMITERO
Il presule ha recitao il rosario e benedetto le tombe

Un gesto silenzioso, compiuto da solo. “Esprime la fragilità e la debolezza che sento in modo particolare di fronte al mistero della vita umana, all’interno del quale è iscritto anche il momento della morte – sottolinea il Vescovo -. È così per ogni vita, sempre, in questo tempo di prova in maniera particolare, in cui i gesti della pietà umana e cristiana ci vengono a mancare”.
“La preghiera nel nostro “venerdì della misericordia” voluto da papa Francesco e in comunione con lui è un segno della preghiera costante e corale di tutta la Diocesi, e di tutta la Chiesa italiana – aggiunge -. Quanto sono vere le parole dell’apostolo Paolo: “quando sono debole, è allora che sono forte” (2Cor 12,10). Siamo forti, perché sperimentiamo la misericordia di Dio che non ci lascia soli, la sua forza che ci sostiene, il suo amore che ci consola e ci rinnova. Siamo oggi in particolare comunione di fede e di preghiera con la Diocesi di Bergamo, tanto colpita da questo male; siamo in comunione con tutta la Chiesa, in tutto il mondo, in particolare con i più poveri tra i poveri”.
“Continuo – assicura mons. Tomasi - la preghiera al Signore Dio, per intercessione di Maria Santissima, perché ci aiuti, consoli il pianto di chi è nel lutto, accolga nella sua pace i fratelli e le sorelle defunti”.