| ASCOLTA IL SERVIZIO ON-LINE | ![]() |
Dall’inizio del "blocco" 12 telefonate di richiesta di aiuto
DONNE COSTRETTE IN CASA CON I LORO COMPAGNI VIOLENTI
Il Centro Antiviolenza del Telefono Rosa di Treviso: non lasciamole sole
TREVISO - Le case, che per tutti noi oggi sono il luogo più sicuro per limitare il rischio del contagio, non lo sono per moltissime donne che sono costrette a passare molto più tempo con un partner che le maltratta. Dal 10 marzo, giorno del blocco totale per Coronavirus, a ieri, sono state 12 le telefonate di richiesta di aiuto giunte al Centro Antiviolenza del Telefono Rosa di Treviso. Un numero che, se sommato alle 32 arrivate da inizio anno portano a 44 le donne che in questi primi 3 mesi dell’anno hanno vissuto situazioni di difficoltà in casa e che hanno chiesto aiuto.
È per questo che il CAV Telefono Rosa di Treviso, attraverso l’impegno delle Operatrici Specializzate all’Accoglienza, Psicologhe e Avvocate, ha deciso di incentivare la disponibilità di contatto anche con forme diverse come messenger o email e di approcciarsi telefonicamente in modo ancora più discreto.
crisi perché la paura per il Covid-19, e la conseguenza incertezza economica che potrebbe derivarne rischiano di essere ulteriori cause scatenanti di violenza in casa da parte dei compagni- fa sapere la dottoressa Rita Giannetti Presidente di CAV Telefono Rosa - Non diventa inoltre per nulla facile in questo periodo fare ricorso agli ospedali già gravati dai tanti pazienti. Per questo chiediamo a tutti, in questo periodo di emergenza, di non lasciare sole le donne e i loro figli”.Ascolta l'intervista al link qui sopra















