Telemedicina all'ospedale di Treviso
NEUROLOGIA DEL CA' FONCELLO, ATTIVATE LE TELEVISITE
Già fatte più di 50 televisite per miastenia, Parkinson e sclerosi multipla
TREVISO - In un periodo nel quale l'epidemia da coronavirus ha imposto e impone di ridurre il più possibile gli spostamenti l’Unità Operativa Complessa di Neurologia del Ca’ Foncello ha attivato nuove modalità per seguire i propri pazienti.
Il reparto diretto dal dr. Bonifati svolge normalmente un’intensa attività ambulatoriale di II livello con presa in carico di molte malattie neurologiche croniche. Sono infatti seguiti regolarmente circa 650 pazienti affetti da sclerosi multipla, 250 pazienti affetti da miastenia e diverse centinaia di pazienti affetti da epilessia, malattia di Parkinson e cefalea.
“Per poter continuare a seguire e rimanere vicino ai pazienti in questo difficile momento – spiega il primario - è stato dato importante impulso alla telemedicina. Tutti i pazienti sono stati infatti contattati telefonicamente e se era necessario valutare esami del sangue o radiologici per monitorare terapie sia in termini di efficacia che di effetti collaterali, è stata inviata una mail. Quando invece la visita era necessaria per il percorso diagnostico-terapeutico del paziente questa è stata effettuata, laddove possibile, da remoto come televisita.
Sono già oltre 50 le televisite effettuate finora per miastenia, Parkinson e sclerosi multipla. Questa modalità – aggiunge Bonifati - ha permesso oltre ad un rapporto diretto con i pazienti e i loro familiari anche l'esecuzione di un buon esame neurologico atto a valutare clinicamente il paziente. Tale modalità di approccio ha trovato soddisfazione da parte dell'utenza e il neurologo è riuscito a effettuare una visita neurologica, inviando poi al paziente referto e appuntamento per la visita successiva. Inoltre per i medici di medicina generale è stato messo a disposizione un teleconsulto per discutere casi clinici e valutare insieme l'opportunità di effettuare visita neurologica e la tempistica o la necessità di effettuare esami prima della visita. In questo modo anche successivamente all'emergenza il paziente potrebbe arrivare alla visita con gli esami pronti e risparmiare tempo”.