TREVISO - A partire da lunedì 6 aprile, verranno distribuiti i buoni alimentari “Treviso Solidale”, così come previsto dall’ordinanza della Protezione civile nazionale che ha attribuito alla Città di Treviso 450 mila euro per l’acquisto di spesa e generi prima necessità per i cittadini in difficoltà negli esercizi che aderiranno al progetto. I buoni verranno consegnati a domicilio dagli operatori della Protezione Civile di Treviso a partire da lunedì 6 aprile in base alle prenotazioni che potranno essere effettuate compilando l’autodichiarazione online nella pagina dedicata del sito web del Comune di Treviso (con possibilità di assistenza telefonica chiamando i numeri dedicati 0422-658610 e 0422 658790, attivi dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18) e inviandola compilata all’indirizzo mail buonoalimentare@comune.treviso.it. I buoni, spendibili fino al 31 maggio, non saranno cedibili, non daranno diritto a resto e non potranno essere utilizzati per l’acquisto di bevande alcoliche. Avranno un taglio del valore di 10, 20 e 50 euro riservati all’acquisto di beni alimentari e generi di prima necessità. Al momento della spesa, i cittadini in possesso del buono consegneranno al negoziante o al cassiere il titolo di acquisto che verrà poi trattenuto dall’esercizio commerciale per la timbratura e la restituzione all’Ente.
Il contributo sarà di 70 euro per un nucleo composto da una sola persona, 120 euro per un nucleo composto da due persone; 150 euro per un nucleo composto da tre persone, 180 euro per un nucleo composto da quattro persone e 200 euro per un nucleo composto da cinque persone o più persone destinato a coprire il fabbisogno settimanale.
Nel sito web del Comune e nelle pagine social istituzionali verrà pubblicato l’elenco degli esercizi pubblici e delle farmacie aderenti.
I beneficiari del buono alimentare e acquisto di generi di prima necessità potranno essere i nuclei familiari o persone singole già in carico al Servizio Sociale per situazioni di criticità, fragilità, multi-problematicità, se non beneficiarie di Reddito di Inclusione o di Reddito di Cittadinanza. In questa tipologia sono compresi anche i nuclei familiari con minori. Inoltre, nuclei mono-genitoriali privi di reddito o in situazioni economiche tali da non poter soddisfare i bisogni primari dei minori, presenza nel nucleo familiare di disabilità permanenti associate a disagio economico, nuclei familiari con situazioni di patologie che determinano una situazione di disagio socioeconomico o monoreddito il cui titolare ha richiesto trattamento di sostegno al reddito o il datore di lavoro ha richiesto ammissione al trattamento di sostegno del reddito o il datore di lavoro abbia sospeso e/o ridotto l’orario di lavoro per cause non riconducibili a responsabilità del lavoratore. Infine, persone segnalate dai soggetti di Terzo Settore che si occupano di contrasto alla povertà oltre a persone che non sono titolari di alcun reddito.