VENEZIA - Il presidente della Regione Veneto ha prorogato la propria ordinanza, in scadenza alla mezzanotte di oggi, fino a 13 aprile prossimo, giorno di Pasquetta.
Il nuovo provvedimento introduce anche delle novità, in primo luogo sui mercati: saranno consentiti, salvi i divieti già stabiliti dai sindaci, ma dovranno rispettare regole rigorose. L'area dovrà essere delimitata con transenne o nastri, dovranno esserci un solo ingresso e una sola uscita, all'interno dovrà essere rispettata la distanza di sicurezza di almeno un metro, tutti i venditori e i clienti dovranno essere dotati di mascherine e guanti. La Polizia locale o appositi addetti alla vigilanza dovranno verificare il rispetto delle norme.
Mascherine e guanti obbligatori anche nei supermercati e nei negozi di alimentari. Chi non riuscisse a procurarsi una mascherina, ha spiegato il governatore, dovrà comunque schermare naso e bocca con una sciarpa o un foulard.
L'ordinanza regionale dispone anche la chiusura al pubblico di garden e vivai: potranno svolgere solo consegne a domicilio. Viene così risolta una ambiguità intepretativa: il governo aveva equiparato il florovivaismo alle attività agricole autorizzate a proseguire, tuttavia gli spostamenti per acquistare questi prodotto, in molti casi, non sono stati ritenuti per "stato di necessità", e dunque sanzionabili.
Saranno possibili, invece, i lavori di manutenzione delle aree verdi, per garantire sia la sicurezza delle persone (si pensi ad un albero pericolante), sia del patrimonio vegetale (ad esempio per i campeggi che devono prepararsi alla prossima riapertura). Così come sono consentiti le opere urgenti e indifferibili legate alla sicurezza idrogeologica e a ragioni di protezione civile.
Autorizzata pure la vendita di articoli di cancelleria, negli esercizi commerciali già aperti, anche per venire incontro alle esigenze di molti studenti.
Restano, naturalmente, confermate le disposizioni della precedente ordinanza: in particolare, supermercati e alimentari chiusi alla domenica e passeggiate o uscite consentite entro un raggio (non distanza lineare) di 200 metri dalla propria abitazione.