Il sottosegretario Baretta le trasmetterĂ al premier
"SUBITO INTERVENTI SU AFFITTI E FINANZIAMENTI"
Dal Pd di Marca le prioritĂ dell'economia locale per il nuovo decreto
“Servono un’estensione immediata del credito d’imposta per l’affitto di botteghe e negozi anche ad altri tipi di immobili, facendo rientrare le attività ad oggi escluse, una grossa semplificazione burocratica per accedere agli aiuti e alla liquidità e direttive precise sullo stop alle rate di mutui e finanziamenti, dato che le banche stanno procedendo ancora in ordine sparso ed i titolari di attività non hanno certezze su cosa spetta loro in termini di agevolazioni”, afferma Zorzi.
Sulla riapertura delle attività produttive e commerciali, il segretario del Pd trevigiano fa una sottolineatura. “Vanno riaperte solo garantendo la massima sicurezza dal punto di vista sanitario – spiega -. Per questo è fondamentale una massiccia ed altrettanto rapida fornitura di dispositivi di protezione individuale: guanti, visiere, mascherine, gel disinfettanti… Allo stesso modo è necessario che ci sia in questa fase una riorganizzazione della produzione, che deve puntare sul lavoro a rotazione per garantire adeguate distanze di sicurezza e su una maggiore spinta alla riconversione delle lavorazioni in chiave smart”.
Infine i lavoratori precari, intermettenti e stagionali “Anche in provincia di Treviso c’è chi è a casa e non ha alcun reddito: collaboratrici domestiche, lavoratori dell’agricoltura e della ristorazione – chiude -. Parliamo di una fascia della popolazione che in brevissimo tempo rischia di ritrovarsi in una situazione di estrema indigenza, con rischi immaginabili a livello sociale: servono interventi immediati per introdurre ammortizzatori universali”.
Il sottosegretario Pier Paolo Baretta raccoglie le sollecitazioni dal mondo produttivo della Marca. “Il governo – afferma - è impegnato a garantire sostegno economico a chi è più in difficoltà e non ha altre forme di sostentamento, la sospensione dei pagamenti, un bonus affitti e l’accesso facilitato al credito. Ma è urgente anche dare liquidità alle imprese con un piano di garanzie statali, al massimo possibile, per mobilitare fino a 550 miliardi di risorse”. “Bisogna – conclude - prepararsi a sostenere la ripartenza, che sarà graduale, con un piano specifico di investimenti e stabilendo un ordine di priorità strategica a partire dai settori oggi più colpiti”.