"Chiediamo un confronto che impedisca irrimediabili dissesti"
MONDIALI E OLIMPIADI DI CORTINA, FORTE PREOCCUPAZIONE DEL CAI
Grave l'impatto ambientale dei cantieri aperti
Una contrarietà che riguarda, in particolare, i collegamenti Passo Falzarego - Arabba e Cortina - Alleghe, progetti già previsti nel Piano Neve Regionale del 2013 e stralciati poiché la Commissione di Valutazione Ambientale Strategica dell’epoca aveva ritenuto che «la loro realizzazione avrebbe costituito una pressione ambientale tale da raggiungere livelli di insostenibilità».
«Siamo costernati nel vedere le immagini che stanno circolando in questi giorni che ci mostrano quanto sta accadendo su quelle Dolomiti che dovrebbero essere patrimonio universale e non solo italiano - afferma il Presidente generale Vincenzo Torti - Il nostro impegno sarà quello di cogliere ogni occasione, grazie all’aiuto dei nostri Soci presenti sul territorio, per presidiare quanto sta avvenendo e il rispetto di norme e autorizzazioni; ma ancor più per rimarcare come il futuro della montanità non passi attraverso la distruzione del bello e l’ultracarico insostenibile di impianti di risalita e moltiplicazione di agevolazioni agli accessi».
Piena condivisione dunque del contenuto della lettera della Presidente della Sezione Cai di Cortina Paola Valle, diffusa i giorni scorsi, con la quale veniva espressa la forte preoccupazione «per come stanno andando avanti i lavori e per l’impatto che oggi è già visibile sul territorio. Basta fare un giro sui luoghi dei cantieri, tra Gilardon, Col Fiere, Rumerlo e Cinque Torri, per realizzare amaramente come l’aspetto ambientale sia lasciato in secondo piano».
Il Club alpino italiano auspica che gli enti preposti, e la parte più sensibile della popolazione più direttamente interessata, si attivino per una verifica puntuale di quanto sta accadendoe invita tutti i soggetti coinvolti al coraggio anche di ripensamenti, laddove i devastanti scenari che si offrono oggi allo sguardo di tutti risultino cosa ben diversa da quella ipotizzabile dalle mere pratiche amministrative.