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LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

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Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

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PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

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Dal teatro all'Appiani, con Fondazione ha cambiato Treviso

ADDIO DINO DE POLI, STORICO PRESIDENTE DI CASSAMARCA

Ad agosto avrebbe compiuto 91 anni


TREVISO - E' morto Dino De Poli, ex presidente della Cassa di risparmio di Treviso e di Fondazione Cassamarca. Ad agosto avrebbe compiuto 91 anni.
Proprio sotto la sua lunga guida, Fondazione ha portato a compimento una serie di progetti che hanno segnato in modo indelebile la città, dal recupero e poi la gestione del teatro comunale, all'università, alla cittadella Appiani.
Dino De Poli nasce a Treviso il 24 agosto 1929, si laurea in giurisprudenza e diventa avvocato. Parlamentare e leader in Veneto della corrente Democrazia cristiana più a «sinistra».  E’ assessore nella giunta Chiereghin, ruolo di riferimento di Forze Nuove nell’area della sinistra, fino al mandato parlamentare (’68-72) e la successiva presidenza nazionale dell’Ente Cellulosa e Carta, soppresso nel 1982.

Dopo il ritorno all'avvocatura, diventa presidente della Cassa di Risparmio della Marca Trevigiana nel 1987. Ricopre successivamente l'incarico di presidente di Fondazione Cassamarca per 26 anni consecutivi, dalla sua costituzione, nel 1992, fino al 2018. Nel 2000 inaugura i rinati studi universitari a Treviso, a seguito del restauro del San Leonardo. Poi inizia la grande impresa della Cittadella delle Istituzioni, all'ex Appiani, e ancor prima il restauro del Teatro comunale. De Poli era malato da qualche tempo, è deceduto ieri sera in casa di riposo. Lascia la moglie e i figli Nicoletta e Mauro.

L'attuale dirigenza di Fondazione Cassamarca lo ricorda così:

"Apprendiamo ora della scomparsa dell’on. Dino De Poli, Presidente storico della Fondazione Cassamarca, che ha guidato dalla sua nascita, nel 1992, fino al dicembre 2018, e già Presidente della Cassa di Risparmio della Marca Trivigiana dal 1987.

Nel manifestare il più sentito cordoglio per il lutto che colpisce l’intera nostra collettività, gli Organi della Fondazione ne ricordano la straordinaria figura. Gli stessi Organi, già convocati per domani per deliberare su argomenti di ordinaria amministrazione, ne rievocheranno l’operato. Spicca, nel ricordo dell’attuale presidente di Fondazione Cassamarca Luigi Garofalo, l’eclettica e mobile intelligenza che ne animava costantemente l’azione".

Zaia: "Ha rappresentato un passaggio fondamentale"

“Dino De Poli ha sicuramente rappresentato un passaggio fondamentale nella storia della comunità trevigiana. Prima con Cassamarca e poi con la creazione della Fondazione omonima”. Questo il ricordo del presidente della Regione del Veneto alla notizia della scomparsa dello storico presidente della trevigiana Fondazione Cassamarca. “Con De Poli nella Marca si è inaugurato quello che lui stesso definiva ‘il nuovo corso dell’Umanesimo Latino’ – aggiunge il Governatore – e gli va riconosciuto di aver investito sul polo universitario e sul recupero di siti culturali”. “De Poli ha scritto una pagina fondamentale per quel che riguarda la formazione accademica – prosegue – ma anche per tutto il settore della Cultura. Basti ricordare il tema del Teatro Eden e del Teatro Comunale, restaurati dalla Fondazione sotto la sua guida. Infine, non è stata secondaria la sua grande attenzione ai fattori ed ai contesti identitari e di tipicità del territorio”. “Il mio saluto a Dino De Poli – conclude il presidente del Veneto – e le mie più sentite condoglianze ai familiari”.

Il cordoglio del Comune di Treviso

Il sindaco Mario Conte, la Giunta e l’Amministrazione comunale esprimono il più sincero cordoglio per la scomparsa di Dino De Poli, già presidente di Fondazione Cassamarca, venuto a mancare all’età di 90 anni. «L’avvocato De Poli ha scritto pagine importanti della storia di Treviso, una vera e propria colonna per quanto ha fatto in ambito culturale, universitario e nella riqualificazione di aree strategiche, del centro e dei quartieri, della Città di Treviso», le parole del sindaco Mario Conte. «Dino De Poli è stato un grande personaggio, del quale ricordiamo anche l’impegno politico e le sue battaglie. A nome di tutta l’Amministrazione e della comunità trevigiana rivolgo le mie più sincere condoglianze ai suoi familiari».

Piovesana: "Lascia un segno anche se non sempre ne abbiamo condiviso le scelte"
La figura dell’On. Dino De Poli lascia un segno nella storia politica, economica, culturale e sociale di Treviso e del suo territorio. E' stata la sua una vita lunga e operosa, che lo ha visto, fino a pochi anni fa, assumere responsabilità decisive di indirizzo del nostro sviluppo come, ad esempio, quand'era alla guida di Fondazione Cassamarca, il sostegno ai programmi universitari a Treviso e l’investimento convinto nella cultura, che oggi costituiscono una vocazione consolidata della città. Va riconosciuto che non sempre le sue scelte sono state da noi condivise. Lo abbiamo espresso sempre pubblicamente per esprimere l'esigenza di un necessario confronto su come poter investire ingenti risorse in un progetto comune per il bene e il futuro del territorio.
Alla sua famiglia le condoglianze più sentite di Assindustria Venetocentro, nel ricordo anche della sua presenza in molti appuntamenti da noi promossi, come, in molte occasioni,  l’Assemblea generale dei soci.

Capraro: "Visione grande e unica della città, ma risiko immobiliare ancora aperto"

"A De Poli dobbiamo una grande ed unica visione della città, che ha sicuramente contribuito ad innalzare lo sguardo sulla realtà trevigiana. Gli va riconosciuta una qualità indiscussa ed un pensiero elevato. Ha sicuramente tracciato un solco profondo che ha inciso sul destino immobiliare ed  ha posto le basi per proiettare Treviso nella dimensione universitaria, culturale, internazionale e turistica. Con lui se ne va un pezzo di storia: sono passati 22 anni dalla firma del grande risiko immobiliare ed il confronto è ancora aperto.

 

 

 


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