Esposte 102 opere tra 800 e 900', più biblioteca e archivio
FONDAZIONE CASSAMARCA SVELA I SUOI TESORI D'ARTE
Da lunedì visitabile il nuovo museo a Ca' Spineda
102 tra dipinti, disegni e acqueforti, alcuni noti per essere stati prestati a prestigiose istituzioni, dal Louvre al d’Orsay, ma molti mai usciti dai caveau o dagli uffici privati. Da lunedì potranno ora essere ammirati da trevigiani e visitatori, in un itinerario nella migliore pittura veneta tra Ottocento e Novecento (visite su prenotazione, in orario d'ufficio).
Giorgio Fossaluzza, storico dell’arte, professore all’università di Verona, ha curato l’esposizione permanente,
Ecco allora Guglielmo Ciardi, e i figli Beppe ed Emma, Pietro Fragiacomo, Luigi Serena, Aldo Voltolin, Giulio Erler, Juti Ravenna, Giovanni Barbisan, Nando Coletti, fino a Mariano Fortuny e Lino Bianchi Bariviera.
Negli ottocento metri quadri di allestimenti sviluppati tra il mezzanino e il piano terra, a cura degli architetti Gianfranco Trabucco e Guido Jaccarino, trovano posto anche una biblioteca di circa diecimila volumi e 110 metri lineari di archivi storici.
Il progetto è stato fortemente voluto dal presidente di Fondazione Cassamarca, Luigi Garofalo. L’anteprima è avvenuta all’indomani della scomparsa dello storico presidente Dino De Poli. Bandiere a mezz’asta sulla facciata del palazzo, ma lui per primo non avrebbe voluto rimandare, dicono da Ca’ Spineda.
Quella esposta, peraltro, è solo una parte del patrimonio artistico e culturale della Fondazione: una serie di mostre temporanee sveleranno altre opere e i restanti volumi dell’imponente biblioteca troveranno sistemazione tra Ca’ Zenobio e Ca’ dei Carraresi.