Un task force per fronteggiare i rischi per il lavoro in autunno
LA FORMAZIONE NON VA IN VACANZA: BOOM AI CORSI UNIS&F
Oltre 4mila iscritti tra luglio e agosto, attività a pieno regime

Le materie sono le più disparate: si va dalla contabilità all’Amministrazione del personale, dal Marketing Digitale alle Procedure per l’export, passando per l’Autocad e la lingua inglese. Ma i tecnici e i formatori di UNIS&F guardano anche ai prossimi mesi che, stando alle previsioni del mercato del lavoro, rappresenteranno l’autunno caldo sul fronte occupazionale. Per questo è stata messa in piedi una task force per assistere le imprese e i lavoratori. “Se da un lato gli ultimi dati sul recupero dei posti di lavoro persi durante la fase più acuta dell’emergenza sono confortanti, dall’altro resta da valutare l’effetto del blocco dei licenziamenti e dell’estensione della cassa integrazione, due provvedimenti che hanno contribuito a limitare il numero di cessazioni nel periodo di emergenza ma che non potranno essere prorogati in eterno – continua Sabrina Carraro-. La situazione potrebbe tornare indietro di dieci anni e per questo ci stiamo preparando offrendo da un lato un servizio di affiancamento a chi rimane senza lavoro, dall’altro un servizio di formazione attraverso il quale i disoccupati possono acquisire nuove conoscenze utili per reinserirsi nel mercato lavorativo”.
Secondo gli ultimi dati di Veneto lavoro a Treviso si è registrata con inizio anno una perdita di circa 4.400 posti di lavoro rispetto allo stesso periodo del 2019. Con la fine del blocco dei licenziamenti, la situazione potrebbe tornare alle cifre del 2013, l’anno della fine della grande crisi. Nel 2007 i disoccupati veneti erano poco più di 73.300, nel 2013 hanno sfiorato quota 171.000, facendo salite il tasso di disoccupazione al 7,6%. Nello stesso intervallo di tempo (2007-2013) la contrazione del Pil è stata drammatica: nella regione la caduta è stata dell’8,7%, dato che risulta essere addirittura peggiore della tendenza media nazionale (-8%). E la provincia di Treviso (-8,8%) aveva fatto registrare un crollo superiore alla media regionale.