"Preferiscono stare a casa con bonus e reddito di cittadinanza"
"NON TROVIAMO CHI VOGLIA VENIRE A LAVORARE IN HOTEL E RISTORANTI"
L'allarme degli albergatori di Jesolo

Problema “assistenzialismo”. “Il problema è imputabile in parte a una sorta di cultura dell’assistenzialismo che si sta creando: stiamo pagando potenziali lavoratori per starsene a casa. Più di qualcuno, al termine del colloquio, ci ha risposto che preferisce non venire a lavorare, perchè comunque percepisce, ad esempio, il reddito di cittadinanza. Anche per evitare questa situazione e creare comunque posti di lavoro, oltre che aiutare le aziende, fin da subito avevamo proposto la decontribuzione dei rapporti di lavoro stagionali. Il concetto era semplice: visto che lo Stato comunque garantiva un sostegno alle persone, proponevamo che questo importo si tramutasse in abbattimento del costo del lavoro; le aziende avrebbero potuto permettersi di avere del personale a pieno organico (oltre che un po’ di respiro, dal punto di vista dei costi, visto che quest’anno gli incassi avranno un abbattimento di almeno il 50%) anche nei momenti iniziali più critici della stagione. Il lavoratore avrebbe avuto un compenso più alto, rispetto, ad esempio, ai vari bonus ricevuti fino ad ora, la garanzia di un posto di lavoro, creando così economia. Purtroppo non ci hanno voluto ascoltare e queste sono le conseguenze. Ricordiamoci sempre che molte imprese hanno aperto, nonostante le incognite, per un senso di responsabilità sociale, cui non sono mai venute meno, contrariamente alle istituzioni. Il primo, vero, ammortizzatore sociale sono sempre state le piccole e medie imprese”.
Il decreto che rischia di diventare una beffa. “L’ultima bozza del decreto di agosto – continua Maschio – prevede l’esonero dei contributi per le assunzioni a tempo determinato per turismo e terme. Visto che siamo ormai a metà del mese e che questo decreto potrebbe partire da settembre, ovvero a stagione balneare ormai quasi conclusa, è da capire se il decreto sarà o meno retroattivo; nel caso non lo fosse, sarebbe per il nostro comparto del tutto inutile, rasentando la beffa inaccettabile. Con un pizzico di malizia verrebbe da pensare che sia stato fatto volutamente per evitare un sostegno a tutte le imprese che hanno assunto migliaia di lavoratori per la stagione estiva”.