Nel Veronese danni per decine di milioni di euro
BOMBA D'ACQUA SU CORTINA, STRADE E GARAGE ALLAGATI
Vigili del fuoco al lavoro tutta la notte
Dopo la colata di fango che domenica aveva costretto a chiudere un tratto della statale Alemagna, ad Acquabona, alle porte della cittadina, anche ieri il maltempo ha flagellato la Perla delle Dolomiti.
Dalle 19, su Cortina si è abbattuta una violenta bomba d’acqua: la forte pioggia si è presto trasformata in una violenta grandinata. La precipitazione è durata meno di un’ora, ma con un’intensità elevata. Oltre una cinquantina gli interventi di soccorso da parte dei pompieri. Tra le località più colpite Maion, Cianderies, Pierosà, via del Castello. Dai prati sui pendii, un vero torrente d’acqua si è riversato sulla ciclabile e poi sulle strade, allagando rimesse, cantine e androni di diversi condomini e i foyer degli hotel Alexander Hall e Bellevue. In zona Verocai, un rio è esondato. Via del Castello è stata vietata al traffico, per liberarla da fango e sassi, in molti appartamenti è saltata la corrente a causa dell’acqua che arrivava all'altezza del quadro elettrico.
Oggi fortunatamente è tornato a splendere il sole, ma si contano i danni.
Intanto ammontano a decine di milioni di euro, quelli provocati nel Veronese dal nubifragio di domenica. Circa 500 gli alberi abbattuti dalla furia del vento, il pinnacolo della chiesa di San Zeno in monte è stato divelto e ha sfondato la volta, sfiorando il parroco che stava celebrando messa. Devastati i vigneti della Valpolicella: a 15 giorni dalla vendemmia si temono pesanti ripercussioni per il pregiato Amarone.