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La nostra rubrica sul mondo golfistico a cura di Paolo Pilla
PILLOLE DI GOLF/329: BRILLA SEMPRE PIÙ LA GIOVANE STELLA DI RASMUS HOJGAARD
Il 19enne danese trionfa all'Isps Handa Uk Championship
Giocano sul percorso di The Belfry, sede di quattro Ryder Cup, a Sutton Coldfield in Inghilterra, con in scena due vincitori di Major: il tedesco Martin Kaymer e l’inglese Danny Willett; oltre a loro, il francese Romain Langasque a segno nel precedente Wales Open, l’inglese Lee Westwood, nonché il cinese Haotong Li, primo della sua nazione ad essere leader in un giro di Major.
Brendan Lawlor, 22 anni, professionista dallo scorso settembre, nel 2019 ha vinto l’EDGA Scottish Open, disputato in contemporanea e sullo stesso campo, del relativo torneo dell’European Tour. Ha anche partecipato all’ISPS HANDA Disabled Golf Cup, dove altri 12 di loro hanno giocato nelle stesse condizioni e sullo stesso tracciato in cui i pro si sono contesi la Presidents Cup a Melbourne.
Edoardo Molinari e Lorenzo Scalise hanno l’opportunità di confermare i progressi evidenziati con il 27° posto ottenuto da entrambi nel Wales Open.
Il montepremi è di un milione di euro con prima moneta di 156.825 euro.
Si parte in una giornata di maltempo in cui si rende necessaria una lunga sospensione, e il giro non vede conclusione. Nella classifica provvisoria è al vertice con 64 (-8) il sudafricano Justin Walters, con un buon margine. Sono in bassa classifica Edoardo Molinari 116°, fermato dopo 14 buche, e Lorenzo Scalise, 129°. Nativo di Johannesburg, 40 anni a ottobre, Justin Walters ha due titoli sul Sunshine Tour, dove ha svolto la maggior parte della sua attività. Realizza un eagle e sei birdie, lasciando a tre colpi il gruppo che lo segue: lo svedese Joel Sjoholm, il francese Benjamin Hebert, l’austriaco Bernd Wiesberger e Scott Vincent dello Zimbabwe. Si colloca a metà graduatoria l’inglese Danny Willett, 53°, in par. L’irlandese disabile Brendan Lawlor, portabandiera dell’inclusione sociale e della solidarietà nel torneo è 131° con 84 (+12), ma naturalmente il risultato è relativo perché il vero valore è nella sua presenza.
Il sudafricano Justin Walters mantiene la leadership, ha l’opportunità di poter dare una svolta alla sua carriera, ma per farlo dovrà tornare ai ritmi del primo giro. Infatti dopo il 64 (-8) iniziale ha notevolmente rallentato con un 71 (-1), per tre birdie e due bogey; il suo vantaggio è sceso da tre colpi a uno sul primo inseguitore, il francese Benjamin Hebert (136, -8). Si mantiene in alta classifica il tedesco Martin Kaymer, decimo, mentre delude l’inglese Danny Willett, 81° con 147 (+3), che esce di scena. Non superano il taglio i due azzurri in campo: Edoardo Molinari, 90° con 148, e Lorenzo Scalise, 128° con 159. Il disabile irlandese Brendan Lawlor conclude al 130° posto con 166 (+22), ma poco importa. Oltre ad aver avuto la soddisfazione di impegnarsi con i giocatori del circuito continentale, ha dimostrato ancora una volta, semmai ce ne fosse ancora bisogno, come il golf sia uno sport assolutamente accessibile a tutti.
Continua la sua corsa di testa il sudafricano Justin Walters, leader con 204. Mantiene la leadership con un parziale di 69 (-3), per cinque birdie e due bogey, ma non può impedire la rimonta del tedesco Martin Kaymer, risalito dal decimo al secondo posto, dove aggancia il francese Benjamin Hebert, grazie a un 66 (-6), per otto birdie e due bogey. Kaymer, 35enne di Dusseldorf, due titoli major, e al netto di questi, nove sul circuito continentale e uno sul PGA Tour, si è propiziato l’occasione per tornare al successo dopo sei anni. Infatti salì l’ultima volta sul gradino più alto del podio a giugno del 2014, quando firmò il secondo major, l’US Open. Hanno un distacco di cinque colpi, lo spagnolo Jorge Campillo e il giovanissimo danese Rasmus Hojgaard, rinvenuto dalla 24ª piazza, e deciso a cogliere la quarta top ten consecutiva. Qualche chance c’è anche per lo svedese Marcus Kinhult, per il sudafricano Bryce Easton e per l’australiano Min Woo Lee, fratello della proette Minjee Lee.
Rasmus Hojgaard vince con 274 (73 69 67 65 -14), l’ISPS HANDA UK Championship. È al suo secondo successo. Ha superato con un par alla seconda buca di playoff il sudafricano Justin Walters, con cui aveva terminato alla pari il torneo, e dal quale aveva recuperato cinque colpi di ritardo. Martin Kaymer ha perso la grande occasione di tornare al successo dopo sei anni: portatosi pazientemente al comando con quattro birdie, ha poi vanificato tutto con un bogey alla buca 17, un par 5 che sembrava potesse dargli il birdie decisivo. Parziale di 69 (-3), terzo posto alla pari con il francese Benjamin Hebert, e tanti rimpianti. È al suo primo anno sul tour, Il 19enne danese Hojgaard, e ha già firmato il secondo titolo stagionale in carriera, tutti e due ottenuti dopo spareggio. È rimontato dal quarto posto con un 65 (-7) nato da sei birdie contro un bogey, e perfezionato con un eagle alla buca 17, che l’ha portato al vertice. Hojgaard è divenuto il secondo giocatore a conquistare due titoli prima di compiere 20 anni, così come aveva fatto Matteo Manassero.
Paolo Pilla