Preoccupazione per il futuro nelle assemblre di fabbrica
STEFANEL, I SINDACATI CHIEDONO UN INCONTRO URGENTE AL MINISTERO
"Vanno tutelati 200 posti di lavoro e un marchio storico"

Per questo l'organizzazione sindacale torna a sollecitare la convocazione di un tavolo di confronto al ministero. "In quella sede - dichiara Christian Ianicelli, della Filctem Cgil di Treviso - ribadiremo l’importanza strategica non solo per il territorio di Treviso, ma per tutto il Veneto e l'intero Paese, di una realtà produttiva come quella di Stefanel. Vogliamo che siano tutelati l’occupazione e il marchio storico che a nostro avviso deve avere ancora un futuro".
"Preoccupano inoltre - aggiunge Margherita Grigolato, della Filcams Cgil Veneto, sigla del commercio che segue gli addetti dei negozi - le parole del Commissario Cappiello sulla riduzione della liquidità. Riteniamo che per contribuire ad affrontare questo problema debbano riprendere le aperture, seppur temporanee e limitate, dei punti vendita, che avrebbero anche l'effetto positivo di non perdere la clientela storica. I negozi chiusi, inevitabilmente, danno un'immagine negativa, di abbandono della rete di vendita".
"La richiesta di una convocazione urgente al Ministero dello Sviluppo economico - conclude Tiziana Basso, della segreteria confederale Cgil Veneto - è stata condivisa con l’Unita di Crisi della Regione Veneto, che da giorni sta interloquendo con il Mise per affrontare una crisi aziendale che non può sfociare nell’ennesima perdita occupazionale per il nostro territorio e per l'Italia. Non possiamo permetterci la svendita di un marchio storico del tessile, che comporterebbe la dispersione di grandi professionalità cresciute in questi anni".