Solo tre associazioni di imprese hanno firmato l'accordo nazionale
ALIMENTARE, VENERDÌ SCIOPERO PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO
Nella Marca interessati 10mila lavoratori

Nella Marca, ad essere colpiti dal mancato rinnovo del contratto nazionale sono soprattutto i dipendenti delle piccole e delle medie imprese alimentari, che sono la maggioranza del comparto: 350 su un totale di 400 imprese, 10.000 lavoratori sui circa 15.000 addetti complessivi. In particolare, fra le non firmatarie ci sono Assolatte e Federvini, che nella provincia di Treviso rappresentano il 55% per cento del settore, un universo di imprese e microimprese del settore caseario e vitivinicolo che sono fra gli asset strategici dell’economia territoriale.
“Il blocco della trattativa è un atto grave - dichiarano Andrea Meneghel, segretario generale della Fai Cisl Belluno Treviso, Danilo Maggiore, segretario della Flai Cgil Treviso e Michele Gervasutti della Uila Uil Treviso Belluno - anche perché riguarda lavoratori e lavoratrici che con grande senso di responsabilità e tanti sacrifici durante il lockdown hanno continuato la produzione a favore di tutta la filiera e quindi della popolazione. Invitiamo ancora una volta le associazioni di imprese non firmatarie dell’accordo a ripensarci, perché si tratta di un contratto migliorativo anche per le aziende, mettendole nella condizione di ottimizzare la propria organizzazione del lavoro, innovando sulla formazione, sul welfare, sulla partecipazione, sulla riclassificazione dei lavoratori e sullo smart working. Valutiamo ottimo anche la parte dell’accordo riguardante l’aumento salariale, con 119 euro a regime, a cui si aggiungono 5 euro di welfare e 30 per chi non è coinvolto nella contrattazione di secondo livello, incentivando le imprese a realizzarla”.