Scherma prosegue, ma gare in dubbio, karate niente combattimenti
NUOVO DPCM, COSA SUCCEDE ALLO SPORT TREVIGIANO?
Basket e volley attendono chiarimenti su allenamenti e campionati

Sulle recenti disposizioni varate dal governo domenica, tuttavia, non c'è ancora chiarezza. Federazioni provinciali e società sportive locali sono in attesa di un'indicazioni univoche dai propri vertici nazionali per applicare le nuove normativa e capire se e come potranno proseguire campionati e manifestazioni.
E' il caso ad esempio del basket, come ricorda il presidente del Comitato di Treviso della Federazione Pallacanestro, Filippo Borin. A preoccupare ad esempio è il riferimento agli allenamenti individuali, spiega Borin: significa poter svolgere preparazione cinque contro cinque oppure tornare al solo lavoro per il singolo giocatore, come era avvenuto alla ripresa post lockdown di giugno?
La palla a spicchi, conta circa 8mila atleti suddivisi in 53 società della Marca, più 4 bellunesi che fanno capo al comitato. Non semplice neppure definire quali campionati sono interessati dalle normative, visto che in molti casi le squadre trevigiane, oltre che bellunesi, giocano insieme, ad esempio, a padovane e veneziane.
Anche il volley attende delucidazioni. Michele De Conti presidente territoriale della Fipav Treviso Belluno: “A tutti ho detto aspettiamo le direttive della nostra federazione. Siamo bombardati da giugno di protocolli ogni venti giorni, e le società devono accollarsi situazione che con lo sport non hanno niente a che fare. La federazione si confronterà con il comitato scientifico e il ministero e prenderà una decisione. Ci sono tanti risvolti sia nei regolamenti interni che nelle direttive governative, per questo deve essere un organo solo a dare un’interpretazione univoca, altrimenti non se ne viene fuori”.
Anche in questo caso resta da stabilire quali campionati siano effettivamente di ambito provinciale: oltre a Prima, seconda e terza Divisione, il comitato gestisce i tornei agonistici giovanili dall’under 12 (peraltro già programmata da gennaio) all’under 19, che però hanno fasi successive di carattere nazionale. Oltre 5.100 i tesserati coinvolti. Spiega ancora De Conti: “Le competizioni di nostra competenza erano comunque pianificate dal 7 novembre, il decreto attuale ha vigore fino al 13. Nella migliore della ipotesi, salteremo un paio di turni, altrimenti butteremo i calendari pubblicati pochi giorni fa e dovremo rifare tutto”. Tra gli sport individuali, tra i più interessati dalle nuove restrizioni, le arti marziali. Per Ofelio Michielan, storico maestro di karate tradizionale, tra i più noti a livello nazionale, fondatore della Ren Bu Kan di Treviso, in realtà già da giugno le sue e molte altre società hanno già messo in atto tutte le misure di prevenzione, anche con cospicui investimenti. Non si eseguono combattimenti, ma solo le altre specialità, come il kata, ovvero l'esecuzione di mosse in cui viene premiata la perfezione dei movimenti, e il kihon, una serie di tecniche fondamentali.
Meno toccata la scherma, non considerata disciplina di contatto. Gli allenamenti in sala, dunque proseguono, ribadisce il presidente della Fis Veneto, il trevigiano Guido Di Guida, nel rispetto del rigoroso protocollo di sicurezza messo a punto. In dubbio invece la stagione agonistica: i grandi appuntamenti nazionali sono già stati rinviati da maggio in poi, ma anche le prove di qualificazione a livello regionale e interregionale, potrebbero subire un rinvio, almeno la prima tornata in programma a novembre e dicembre, per le difficoltà di sottoporre a tampone preventivo obbligatorio tutti i partecipanti. Olte 2.500 i tesserati in Veneto, di cui circa 700 in provincia di Treviso, con trenta società sportive.