VENEZIA - Cominciano a chiudere gli storici caffè di Piazza San Marco a Venezia. L'Aurora e il Chioggia per primi e poi Al Todaro, che, se il Dpcm lo consentirà, proverà a rimanere aperto nei weekend. Se i musei resteranno aperti, i caffè proveranno a riaprire, ma quasi sicuramente il Dpcm disporrà la chiusura anche dei luoghi della cultura. E quindi a farne le spese saranno anche i locali attorno alla Basilica di San Marco.
Il noto caffè Florian ha già ridotto il plateatico - nonostante dal Comune sia arrivata la proroga per i tavolini gratis e non siano ancora stati vietati gli ombrelloni - e presto potrebbero chiudere anche il Quadri e il Lavena.
Tutti vittime di costi elevatissimi e di incassi ridotti al minimo a causa del Covid.
E chiudere caffè ed esercizi storici alle 18 vuol dire anche mandare in disoccupazione chi a Venezia lavora e ci vive. Costi di affitto dei negozi altissimi, serrande abbassate, e i negozianti protestano. Un 2020 ormai andato in passivo e la paura di affrontare i prossimi sei mesi con incassi azzerati, un vero incubo per i veneziani.