L'incisione ricoperta da ignoti con vernice nera
IMBRATTATA LA LAPIDE AI PARTIGIANI CADUTI DI CIANO DEL MONTELLO
Visentin (Cgil): "Atto vile e odioso"
“La Marca Trevigiana non è nuova a episodi di tale bassezza e spregevolezza che offendono la memoria dei partigiani defunti, martiri della libertà – afferma il segretario –, e offendono i vivi, tutti noi, che grazie a quell’estremo sacrificio di tali libertà possiamo privilegiarci. Dal dopoguerra a oggi, mai come in un momento drammatico come quello che stiamo passando possiamo capire quanto quelle libertà siano preziose, e di quanto siano vulnerabili, da difendere”.
“Gli uomini e le donne della Resistenza vanno onorati – ha ribadito Mauro Visentin –. Lazzaro Giovannacci, Secondo Bellini, Giulio De Faveri, Luigi Marsura, Giuseppe Judica, Bruno Giammario. Questi sono i nomi scritti in quella lapide, proprio lì dove questi partigiani sono stati fucilati. Questi i nomi che non potrà una mano di vernice cancellare dalla nostra memoria”.
“Altri nomi ora mancano all’appello – tuona Visentin – quelli dei colpevoli di questo scempio. Per questo ci auguriamo che le Forze dell’Ordine li identifichino quanto prima e che per loro la punizione sia esemplare”.
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