VENEZIA - “Uno spritz in meno per evitare il lockdown”: una sorta di slogan lanciato dal presidente del Veneto. Una provocazione che poggia sulla grande preoccupazione legata alle immagini di piazze e vie delle città venete ma anche di località montane e collinari nelle quali continuano ad esserci assembramenti con persone in gruppo senza mascherina. Anche in Veneto i pazienti Covid hanno sempre più bisogno di letti in ospedale, cure intensive e assistenza. Non siamo ancora sotto pressione, ma è necessario garantire le cure ai pazienti ordinari per le prestazioni urgenti, i trapianti e i pazienti psichiatrici.In arrivo quindi una nuova ordinanza del Presidente Luca Zaia che interesserà tutta la regione ed entrerà in vigore venerdì 13 novembre.Anticipandone i contenuti, il governatore ha affermato che «Gli assembramenti vanno risolti con un’ordinanza, provvedimento che può essere condiviso con le Regioni gialle con noi confinanti. “L’area gialla non è un gioco a premi, e non è neanche una classifica tra i migliori e i peggiori. Non è scolpita sulla pietra, e potrebbe diventare direttamente rossa”. Zaia ha chiesto ai cittadini di evitare gli assembramenti, le cene e le rimpatriate che si potrebbero anche rimandare a momenti migliori. Nell’ordinanza di domani saranno contenute delle novità anche di senso civico.
Per quel che riguarda il bollettino odierno, sono quasi 2 milioni e mezzo i tamponi fatti ad oggi in Veneto, i nuovi positivi sono 2.763.
16.034 persone si trovano in isolamento (+923 nelle ultime 24 ore). In terapia intensiva ci sono 210 persone, + 7 rispetto a ieri. 48 i morti, per un totale dall’inizio della pandemia che arriva a 2.643. Mentre 5.260 sono i pazienti dimessi.