Confermato l'accordo di collaborazione in tutto il Triveneto
RINNOVATI I FONDI PER L'ISTRUZIONE ALL'ISTITITUTO PENALE MINORILE DI TREVISO
Dalla Regione 5mila euro all'anno per il prossimo triennio
Il protocollo, in continuità rispetto agli ultimi sei anni, prevede la sottoscrizione dell’accordo di collaborazione da parte di Regione del Veneto, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Provincia Autonoma di Trento, Provincia Autonoma di Bolzano, l’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, il Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti “Alberto Manzi” di Treviso, il Centro di Giustizia Minorile di Venezia e l’Istituto Penale Minorile (IPM) di Treviso.
L'accordo prevede la concessione di un contributo regionale da 5mila euro annui finalizzato alla costituzione di un fondo speciale a sostegno delle attività previste per 20mila euro complessivi all'anno nelle regioni coinvolte.
“L’iniziativa ha riscontrato un notevole successo tant’è che l’esperienza concretizzatasi a Treviso è stata individuata quale prassi d’eccellenza a livello nazionale – spiega Elena Donazzan – e così il Tavolo tecnico inter-istituzionale costituito con il precedente Protocollo d’Intesa, nel valutare positivamente tale esperienza ha proposto la prosecuzione delle attività previste, sulla base della serie storica degli interventi effettuati negli ultimi anni presso l’IPM di Treviso”.
“L’istruzione scolastica e la formazione professionale sono parti integranti del reinserimento sociale e culturale di coloro che sono sottoposti a provvedimenti di restrizione della libertà personale da parte della Magistratura – sottolinea ancora l’assessore all’istruzione del Veneto – in tal senso, lo schema di Protocollo di Intesa approvato dalla Giunta sancisce la stretta collaborazione fra Ministero dell’Istruzione e Ministero della Giustizia nel garantire il diritto all’istruzione attraverso piani annuali di attività formativa e progetti individualizzati”. “Una collaborazione – conclude - che mira a promuovere integrazione e pari opportunità nei percorsi scolastici dei soggetti ristretti nelle strutture penitenziare italiane, definendo finalità, impegni e azioni delle parti coinvolte”.