L'organismo offre welfare e sussidi a 6.300 imprese e 27mila lavoratori
EBICOM TREVISO, ADRIANO BORDIGNON NUOVO PRESIDENTE
Rinnovo dei vertici per l'ente bilaterale del terziario

Completano il consiglio direttivo altri quattro membri, due di parte sindacale: Massimo Marchetti e Alberto Irone, due di parte Confcommercio: Maurizio Piovesan e Pierpaolo D’Agostino.
L’ente, per il prossimo mandato, proseguirà nella propria fondamentale attività di mediazione e supporto nella contrattazione collettiva, nell’erogazione di servizi e aiuti a imprese e lavoratori, nel finanziamento a progetti destinati a supportare il reddito di lavoratori “a casa per crisi”, con l’obiettivo di sostenere il cambiamento e affinare un welfare che con la crisi da Covid assume contorni sempre più diversi ed urgenti. EBiCom, fin dall’inizio della pandemia, ha fatto la “differenza” affronistituendo il Comitato Covid, confrontandosi con Ulss e Spisal e snellendo tutte le procedure e gli adempimenti per garantire lavoro e riaperture regolari e sicure.
“L’orizzonte del nostro impegno - ha spiegato Adriano Bordignon - è quello di offrire servizi concreti per la vita professionale dei dipendenti e aumentare la competitività delle imprese tenendo in particolare conto la complessità socio-economica che andremo a vivere. Il ruolo degli Enti Bilaterali appare sempre più rilevante nel panorama economico e sociale del nostro Paese. Le trasformazioni della nostra società ci obbligano a trovare soluzioni condivise perché il patrimonio dell’impresa di cui parte rilevante è la professionalità dei lavoratori rimanga un dato del territorio e si rafforzi sempre più. EBiCom Treviso è e rimarrà luogo di interessi e promozione del sistema economico locale garantendo servizi concreti per il lavoratore e la sua famiglia, strumenti di semplificazione per le imprese. Oggi, le nostre imprese, soprattutto piccole e medie, hanno l’esigenza di interpretare con resilienza le dinamiche di cambiamento: per far fronte ad una crisi epocale, per intraprendere strade di sostenibilità, per seguire l’evoluzione del mercato, per mantenere la competitività. Questo scenario richiede di valorizzare e rendere protagoniste risorse umane consapevoli delle competenze richieste e disponibili ad un lavoro di aggiornamento continuo. Al contempo i lavoratori devono poter partecipare in modo generativo all’evoluzione aziendale, sentendosi in questo modo risorsa preziosa e parte di un progetto vantaggioso e gratificante per loro stessi e le loro famiglie. Questo diventa anche un nuovo modo di guardare al lavoro e una nuova possibilità per le nostre comunità”.
“Tre - secondo la neovicepresidente Patrizia Manca – le parole chiave che renderanno EBicom nel nuovo mandato partner fondamentale della ripresa: la capacità di aumentare il livello della contrattazione locale sulle base delle esigenze specifiche del territorio, la possibilità di sviluppare politiche attive di welfare, particolarmente improntate alla conciliazione del tempi di lavoro e di famiglia, alzando sempre più l’asticella dell’attenzione al benessere dei lavoratori, delle lavoratrici e delle aziende”.
I nuovi vertici accolgono in eredità un Ente, quale è quello trevigiano, che nei decenni si è contraddistinto per l’ottima amministrazione delle risorse destinate ad una platea di 6 mila e 300 imprese ed oltre 27 mila lavoratori, per la qualità delle relazioni sindacali, positive e sempre improntate a prevenire e supportare, per l’efficacia della sussidarietà, che eroga oltre dieci forme diverse di sussidi, coprendo una vasta gamma di esigenze (dalla cura dei figli al supporto nella formazione e riqualificazione dei lavoratori). EBiCom oggi è sinonimo di un welfare moderno, efficace, in grado di aprire nuove strade e di aumentare la qualità della vita lavorativa e di migliorare le relazioni dipendenti – titolari in un’ottica di scambio, dialogo e crescita.
Nel corso dell’assemblea i vertici uscenti, Massimo Marchetti e Mario Piovesan, congiuntamente ai nuovi eletti e al Consiglio tutto, hanno espresso unanime riconoscenza a Luca Bertuola, responsabile delle relazioni sindacali di Unascom-Confcommercio, che ora lascia l’incarico e che dell’Ente è stato coordinatore e motore prezioso di iniziative importanti di sviluppo e di cultura per decenni.
Un rinnovo nel segno del futuro, del cambiamento, dell’occupazione e della sicurezza in tempo di Covid.