La Mobile di Treviso continua le indagini su altri coinvolti
ARRESTATI AUTORE E MANDANTE DEL ROGO ALLA CARROZZERIA
L'ombra della Mala del Brenta dietro all'incendio
Ancora aperte le ipotesi sul movente: le indagini, coordinate dalla pm Anna Andreatta, non sono ancora concluse. Come spiega Claudio Di Paola, dirigente della Squadra Mobile della Questura di Treviso, nelle ultime ore sono state eseguite numerose perquisizioni nei confronti di persone che potrebbero risultare coinvolte a vario titolo, per appurare se esista un ulteriore livello al di sopra dei due arrestati.
Gli investigatori si sono basati soprattutto sull’analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza e sulle utenze telefoniche. I filmati mostravano un’auto muoversi a fari spenti nelle vie intorno alla carrozzeria. Dai dati telefonici, invece, è emerso un cellulare prima connesso vicino alla ditta all’ora dell’incendio, poi agganciato dalla cella nei pressi del pub Colonial Inn di Silea. Gettati in una siepe parcheggio del locale, i poliziotti hanno trovato i vestiti, la tanica e alcuni rotoloni di carta imbevuti di liquido infiammabile, usati come innesco, di cui Causin ha tentato di sbarazzarsi. Da lì, poco dopo aver appiccato le fiamme, il 38enne ha fatto anche una chiamata, probabilmente per avvisare di aver compiuto la missione: nonostante i telefoni fossero intestati a prestanome, gli inquirenti sono risaliti fino a Tommasini. Sui due pendono accuse di incendio doloso e danneggiamento.
