Messaggio congiunto "di forte dialogo e collaborazione tra le parti sociali"
"DIALOGO E AGENDA COMUNE PER IL RILANCIO POST COVID"
Incontro tra Assindustria Venetocentro e Cgil, Cisl e Uil

In questo scenario, Assindustria Venetocentro, Cgil, Cisl, Uil Padova Treviso hanno riavviato nei giorni scorsi il tavolo di confronto temporaneamente sospeso a causa dell’emergenza Covid, al quale sono intervenuti il nuovo Presidente di Assindustria Venetocentro Leopoldo Destro con il Direttore Generale Giuseppe Milan, e i vertici di Cgil, Cisl, Uil rappresentati dai Segretari Aldo Marturano (Cgil Padova), Mauro Visentin (Cgil Treviso), Massimiliano Paglini (Cisl Belluno Treviso), Samuel Scavazzin (Cisl Padova Rovigo), Guglielmo Pisana (Uil Treviso) e Riccardo Dal Lago (Uil Padova).
A Palazzo Giacomelli a Treviso, Assindustria Venetocentro e i Sindacati hanno avuto un primo momento di analisi e confronto sui prossimi scenari economici e sociali, di condivisione di obiettivi comuni, in un’ottica di imprescindibile rinnovamento e rilancio delle relazioni industriali. E la volontà di lanciare ai rispettivi associati e iscritti e al territorio, un messaggio congiunto di forte dialogo e collaborazione tra le parti sociali, affidato a una nota congiunta.
«Lo consideriamo un dovere, perché le aziende e i lavoratori sono un elemento imprescindibile di tenuta economica e coesione sociale, soprattutto in questo periodo di grande difficoltà, da difendere e preservare - ci rivolgiamo anche alle Istituzioni territoriali - con tutte le iniziative necessarie a mitigare gli effetti della crisi in atto, attraverso un confronto permanente e strutturato, anche per guardare oltre il presente, per fare in modo che, a pandemia finita, possa seguire una stagione di sviluppo e crescita, che si traduca in un recupero di competitività, in nuovi posti di lavoro e in un benessere sociale diffuso.
Al centro del confronto, la valorizzazione del capitale umano, leva principale per vincere le sfide del domani, la digitalizzazione, l’ambiente e la sostenibilità, lo sviluppo delle infrastrutture, il presidio dei mercati e delle catene del valore.
L’emergenza ha aggravato una situazione pre-Covid già complessa. è necessario sostenere il tessuto industriale dei nostri territori con progetti in grado di valorizzare le risorse che, come Paese e Regione, abbiamo impiegato e quelle che saranno messe a disposizione, per garantire la tenuta economica, occupazionale e sociale e per costruire da subito nuove prospettive di sviluppo.
La ripresa che seguirà alla fine dell’emergenza Covid, sarà caratterizzata dal necessario cambiamento e riposizionamento di molte realtà industriali. Sarà importante per le parti sociali, individuare e proporre gli strumenti più adeguati non solo per gestire l’emergenza, ma per sviluppare politiche attive di medio lungo periodo, che difendano e promuovano gli interessi delle imprese e dei lavoratori.
Bisogna investire per formare e riqualificare i lavoratori, per aggiungere nuove competenze e fornire prospettive occupazionali, rendendo più competitive le imprese e il territorio, in modo anche da mantenere e attrarre investimenti produttivi».
«Siamo convinti che il dialogo tra le parti sociali sia una risorsa fondamentale per affrontare questa fase di difficoltà e trasformazione per le imprese e il lavoro - dichiara Leopoldo Destro, Presidente di Assindustria Venetocentro -. Una risorsa per le nostre comunità e il Paese, oltre la fase di disintermediazione. Pur da posizioni differenti, abbiamo sempre saputo trovare ragioni e progetti per lavorare insieme per l’interesse e il bene comune, con responsabilità e serietà. Lo faremo a maggior ragione adesso, guardando non solo alle tutele e garanzie, necessarie per mitigare l’emergenza, ma soprattutto all’innovazione e alle trasformazioni del sistema produttivo e del lavoro che questa pandemia ha, a suo modo, accelerato. Al centro ci sarà sempre la persona, il capitale umano che è la risorsa fondamentale per la competitività di ogni impresa e del nostro territorio. Mai come in questo momento, abbiamo la responsabilità e il dovere di costruire insieme il nostro futuro».
«I temi proposti da Assindustria Venetocentro sono stati tutti di grande rilevanza strategica e l'incontro è stato costruttivo - dichiarano Aldo Marturano, Samuel Scavazzin e Riccardo Dal Lago, rispettivamente Segretari Generali di Cgil Padova, Cisl Padova Rovigo e Uil Padova -. L'obiettivo che abbiamo in comune è quello di riuscire ad attraversare la crisi e proiettarci nel prossimo futuro. Ne saremo in grado se faremo sistema promuovendo delle sinergie tra le parti sociali, le istituzioni e la politica. Mai come in questo momento è fondamentale fare squadra e radicarsi sul territorio per individuare i nuovi bisogni generati dall'emergenza sanitaria e le priorità per il rilancio del nostro sistema economico. Siamo fortemente convinti che il futuro passi attraverso la rivoluzione digitale, nel solco dell'innovazione e della sostenibilità ambientale. In questo senso, fondamentale è la nostra partecipazione allo Smact, il progetto del Competence Center più grande d'Italia dove università e ricerca, aziende, parti sociali e istituzioni si incontreranno per favorire la sperimentazione, in una collaborazione sul terreno dell'innovazione finalizzata a diventare, con il tempo, strutturale in modo da poter accompagnare il cambiamento del nostro modello produttivo, economico, sociale ed occupazionale».
«L’incontro con il presidente di Assindustria è stato positivo sia nel merito che nel metodo - affermano Mauro Visentin, Massimiliano Paglini e Guglielmo Pisana, rispettivamente Segretari Generali di Cgil Treviso, Cisl Belluno Treviso e Uil Treviso -. Nel merito, perché i temi della digitalizzazione, della formazione, dell'ambiente, dello sviluppo sostenibile dentro le filiere globali e la connessione a 360°, erano per le organizzazioni sindacali elementi strategici anche prima dell'emergenza Covid-19 e lo saranno ancor di più quando saremo fuori dall’emergenza. Si tratta di elementi necessari per il rilancio delle economie dei nostri territori e del Paese e, soprattutto, per la difesa dei livelli occupazionali e per l'intero impianto delle tutele negoziali. Nel metodo, valutiamo l’incontro positivamente perché l’ampia disponibilità a definire un'agenda condivisa fin da subito, all'inizio del 2021, per affrontare sia la gestione dell'emergenza che la progettualità a medio-lungo termine, è tratto caratterizzante di un rinnovato spirito volto al dialogo e al confronto, nel rispetto delle prerogative proprie e del ruolo di entrambe le parti. Raccogliamo le disponibilità ad aprire il confronto evidenziando che ci sono altri temi strategici da inserire nell'agenda, a cominciare da un necessario rinnovato impegno a ricondurre tutte le imprese associate al rispetto degli accordi vecchi e nuovi e, in questa fase Covid, a presidiare con efficacia la gestione dell'emergenza».