Il 44enne neo segretario succede a Nicola Branchér
GIANNI BOATO ALLA GUIDA DEI TESSILI E CHIMICI DELLA FEMCA CISL BELLUNO TREVISO
"Strategia di lungo termine per recuperare i numeri pre Covid"

“Ringrazio tutti - ha detto il dimissionario Brancher ai delegati collegati in videoconferenza al Consiglio generale - l’attività sindacale è una parte importante delle nostre vite, spero che il mio impegno abbia lasciato qualcosa in ogni singolo delegato. Sarà una grande squadra a guidare la categoria”.
Trevigiano, classe 1976, laurea in Scienze della società e del Servizio sociale, Gianni Boato ha iniziato il suo percorso sindacale nel 2001 con la Filca Cisl, quando è stato chiamato a seguire alcune aziende del mobile del Quartier del Piave. Nel 2006 è entrato in Femca, seguendo dal 2008 al 2013 molte ristrutturazioni aziendali, chiusure e fallimenti soprattutto nell’ambito del settore tessile e calzaturiero. Nel 2013 è stato eletto nella Segreteria della Federazione, dove dal 2017 ricopre il ruolo di Segretario organizzativo. Fortissima fin da giovane la vocazione per il sociale, sfociata in anni di collaborazione con la Caritas sia di Treviso che del Nord Est. Con quest’ultima ha partecipato a un progetto di ricostruzione di due villaggi in Kosovo, dopo la guerra.
Lo sguardo del neo eletto Segretario è già rivolto al post Covid. “Ringrazio il Consiglio generale per la fiducia che mi ha accordato - afferma Boato -. Il mio impegno sarà massimo per affrontare una crisi inattesa anche per molte aziende delle province di Treviso e Belluno, in particolare nell’occhialeria, nel tessile/calzaturiero e in alcune aziende della gommaplastica. Non voglio sentir parlare di esuberi: sono convinto che si possano mettere in campo strategie diverse per garantire la continuità occupazionale e tornare a livelli pre-crisi, rendendo anche strutturali alcune prassi organizzative imposte dalla pandemia, come lo smart working, ma anche il potenziamento dell’e-commerce, che in alcune aziende ha registrato performance del +400%. Continuando a utilizzare gli ammortizzatori sociali, riducendo l'orario di lavoro e praticando lo smart working con regole definite attraverso la contrattazione aziendale, si potrà avviare una ripresa graduale ma efficace mantenendo i posti di lavoro”.
Fondamentale per Boato sarà poi riprendere al più presto le trattative per il rinnovo dei contratti nazionali, importante leva per riattivare un circolo positivo dei consumi. “Mentre il contratto dell’occhialeria è stato da poco rinnovato e c’è un’ipotesi ormai sottoscritta per gommaplastica e ceramica - spiega Boato - non si può dire lo stesso di altri contratti come quelli del settore tessile, scaduto a marzo, dell’industria calzaturiera e delle lavanderie industriali, scaduti oltre un anno fa. Rinnovare i contratti significa dare più potere salariale ai dipendenti, leve importanti per far ripartire i consumi”.