Rilevazione dell'osservatorio specializzato Otex
VENEZIA, IL TURISMO EXTRALBERGHIERO PERDE IL 64% IN 11 MESI
Nel 2020, dopo il buon inizio, da marzo trend in calo

Dopo i numeri positivi del primo bimestre (+5,15% a gennaio, +27,5% a febbraio anno su anno), il trend del fatturato 2020 in Laguna è stato negativo da marzo in poi, con la flessione più cospicua nel mese di maggio (-80,53%). Il mercato analizzato da Otex, all'ultimo aggiornamento, presenta una riduzione dell'offerta di annunci di oltre 1.620 unità. "In percentuale quindi stimiamo una riduzione delle unità attive nel mercato del 22,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente", spiega Marco Nicosia, data analyst di Otex, evidenziando come "sempre più operatori, in maniera progressiva da marzo, stiano perdendo fiducia nel turistico e siano sempre più usciti dal mercato, con un rallentamento di questo fenomeno in settembre 2020". La variazione percentuale mese su mese dell'offerta, infatti, è stata del -22% circa a novembre, contro il -19% rilevato ad agosto e il -10% di maggio.
"Venezia è stata colpita prima dall'acqua alta e poi dal Covid, e oggi ci troviamo con una città completamente vuota", afferma Stefano Bettanin, presidente di Property Managers Italia, secondo cui "oggi c'è la necessità di aiuti concreti, di un sistema di semplificazione che consenta di rilanciare il turismo extralberghiero. Il primo settore che ripartirà una volta esaurita l'emergenza sarà questo, e rimetterà in moto altre attività che oggi sono ferme. Non è né giusto né utile puntare il dito, come è stato fatto anche a Venezia, contro un settore che ha permesso alle città di vivere, e che le altre città europee, pensiamo per esempio a quanto accade in Francia, si stanno muovendo per incentivare".