Zaia: "Parametro che non sussiste, noi facciamo più tamponi"
NIENTE ZONA ROSSA PER IL VENETO, MA 3 SETTIMANE IN ARANCIONE
Per i bar stop all'asporto dopo le 18, nuove strette in arrivo
VENEZIA - Nuova stretta anti-Covid in arrivo, il Governo conferma lo stop all’asporto per i bar dalle 18. Queste attività saranno ancora una volta le più penalizzate, con il divieto del take-away serale. Prevista un’impennata dei contagi in Italia, perciò in questi giorni il Governo sta formulando le nuove regole del Dpcm che entrerà in vigore dal 16 gennaio. Nel frattempo il parametro dei 250 positivi ogni 100mila abitanti non sussiste: i governatori non l’hanno accettato perché si tratta di un criterio non omogeneo e il ministro della Salute Roberto Speranza ha concordato dicendo che l’obiezione è fondata.
Il Veneto quindi non passerà automaticamente alla zona rossa, bensì rimarrà in fascia arancione per altre due settimane, sicuramente fino al 22 gennaio. Questo è ciò che è emerso dal punto stampa di ieri con il governatore Luca Zaia.
«Con i colleghi delle Regioni - ha affermato Zaia - abbiamo solo chiesto che i dati siano uniformi. Il ministro, e anche noi, abbiamo concordato sul fatto che l'incidenza dei positivi è un fatto scientifico, ma funziona se tutte le Regioni fanno tamponi nella stessa percentuale sulla popolazione. Non si può paragonare chi come noi ne fa 60mila al giorno con chi ne fa 400. È difficile allineare i dati così». Il rosso automatico in Veneto pare al momento scongiurato, ed è prevista la fascia arancione almeno fino alla terza settimana di gennaio.