TREVISO - Acquistava auto usate in Italia e all'estero a prezzi stracciati, tutte con centinaia di migliaia di chilometri percorsi alle spalle. Poi le rimetteva in vendita, provvedendo a manomettere i contachilometri e piazzandole sul mercato a cifre nettamente superiori al loro reale valore. Una frode che un 33enne di origine croata ma da tempo residente a Vedelago, ha attuato almeno otto volte fra il 2017 e l'inizio del 2020. Questi i clienti truffati che i carabinieri hanno rintracciato, ma il sospetto è che le vittime inconsapevoli siano molte di più. L'attività con cui gestiva gli affari ha chiuso i battenti nel febbraio 2020, ma le indagini attorno alla figura dell'uomo proseguono, anche alla luce di ulteriori truffe simili venute a galla nella stessa zona a opera di altri soggetti.
Il 33enne aveva aperto una società individuale con sede legale a Treviso, nella zona ovest della città. Si procurava regolarmente i veicoli sia in altri paesi europei che in Italia, puntava in particolare automobili di media cilindrata e utilitarie, veicoli molto richiesti e dunque semplici da proporre sul mercato trevigiano. Pubblicava gli annunci di vendita su vari siti internet specializzati Passaggi di proprietà e immatricolazioni venivano eseguiti in modo lecito, ma quel che i clienti non sapevano è che i contachilometri erano stati tutti manomessi.
Almeno in otto hanno firmato il contratto e portato a casa i mezzi. Solo nei mesi successivi, spesso rivolgendosi ai propri meccanici di fiducia, emergevano le vere condizioni di quelle auto.
Dalle prime segnalazioni ai carabinieri è nata una capillare indagine che ha provato le frodi messe in piedi tra il 2017 e il 2020. Per lui la denuncia per frode in commercio, alla quale ora fanno seguito nuovi accertamenti per capire se avesse dei complici.