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Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

Le Interviste di Radio Veneto Uno


Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

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Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

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Al Canova di Treviso (ancora chiuso) crollo dell'86%

AEROPORTI DEL NORDEST, PERSO IL 77% DEI PASSEGGERI NEL 2020

Tre quarti dei viaggiatori erano stranieri


VENEZIA - Anno nerissimo per il settore aeroportuale: nel 2020 il blocco del del turismo su scala mondiale, a causa della pandemia e delle conseguenti restrizioni anti-contagio, fa crollare il numero dei voli e dei viaggiatori. Lo confermano ora anche i dati. Ne fa le spese, ovviamente, anche il polo degli aeroporti del Nordest, gestito dal gruppo Save: gli scali di Venezia, Treviso, Verona e Brescia, nel complesso, chiudono l'anno con 4.307.796 passeggeri, con un calo del 76,8% rispetto al 2019.

La riduzione del volume di passeggeri è stata molto condizionata dal fatto che storicamente il traffico degli aeroporti del Polo del Nordest è alimentato in maggior misura dai mercati internazionali (nel 2019 il mercato domestico aveva rappresentato il 35% del totale, contro una media nazionale del 46%).

Il settore cargo ha gestito 80.629 tonnellate di merce, registrando una riduzione minore in termini percentuali rispetto ai passeggeri pari al - 15,4%, grazie all’attività di spedizionieri/corrieri espressi quali DHL (a Venezia e Brescia), UPS (a Venezia), Fedex (a Venezia) e, su Brescia, di Poste Italiane.  


Aeroporto “Marco Polo” di Venezia

Lo scalo ha registrato 2.799.688 passeggeri, in flessione del - 75,8% rispetto all’anno precedente.
La timida ripresa nei mesi estivi, ha determinato una maggiore incidenza del mercato domestico che, nell’anno, ha rappresentato il 31% del traffico totale (a fronte del 13% nel 2019). Dopo quello italiano, i mercati europei più attivi sono stati, nell’ordine, Regno Unito, Francia, Germania e Spagna.
La ripresa del traffico intercontinentale è stata ulteriormente frenata dalla seconda ondata pandemica, ma pressoché tutti i vettori di lungo raggio che operano sullo scalo hanno confermato la riattivazione dei loro voli dall’estate 2021. Le cinque principali compagnie aeree sono state easyJet, Ryanair, Volotea, Air France e Lufthansa, la cui complessiva incidenza sul traffico del Marco Polo è stata pari al 61%.


Aeroporto “Antonio Canova” di Treviso

La contrazione peggiore proprio nello scalo della Marca: meno 85,8%. L'aeroporto ha sospeso l'operatività da metà dello scorso marzo ed è tuttora non attivo, con i voli residui trasferiti su Venezia. I 463.679 passeggeri, dunque, sono stati registrati nei primi due mesi e mezzo dell'anno, con un crollo dell'85,8% rispetto all'intera annata 2029. Ryanair ha annunciato l’apertura di una sua base al Canova all’inizio della stagione estiva 2021.


Aeroporto “Valerio Catullo” di Verona

I passeggeri del Catullo, che è rimasto chiuso durante il lockdown dal 13 marzo al 15 giugno, sono stati 1.040.555, in flessione del - 71,4%.
Invertendo una tendenza storica, il primo mercato dello scalo non è stato quello internazionale, bensì quello domestico, che ha pesato per il 59% sul traffico totale, a fronte di un 37% nel 2019. Le prime destinazioni sono state Catania, Palermo, Cagliari, Olbia (Roma è in sesta posizione dopo Londra). Dopo quello domestico i mercati principali sono stati Regno Unito, Russia, Germania, Albania.
Volotea si è confermata il primo vettore, seguita da Ryanair, Neos, Air Dolomiti e Alitalia, per un’incidenza complessiva delle 5 compagnie sul traffico totale pari al 73%.


Aeroporto “Gabriele D’Annunzio” di Brescia

L’aeroporto ha confermato la sua vocazione di scalo cargo, gestendo complessivamente 39.234 tonnellate di merce, con una crescita del 28% rispetto al 2019, determinata in particolare da un potenziamento dell’attività di DHL e Poste Italiane, conseguente anche alla capillare intensificazione del commercio online.
La posta trasportata è stata pari a 30.045 tonnellate, in crescita del +37%, ed è stata accompagnata dall’ottima performance dei volumi di merce trasportati via aerea pari a 7.953 tonnellate, in incremento del +156%, a cui si è aggiunto un marginale trasporto di merce via camion di 1.236 tonnellate.

A livello italiano, il sistema aeroportuale chiude il 2020 con soli 53 milioni di passeggeri contro i 193 milioni del 2019: un calo drammatico per gli scali nazionali che perdono in un anno 140 milioni di viaggiatori, ovvero il 72,6% del traffico. Secondo i dati elaborati da Assaeroporti, a causa della pandemia da Covid-19 e delle conseguenti restrizioni alla libera circolazione tra Stati, nel 2020 in Italia non hanno volato 7 passeggeri su 10 e ad essere maggiormente penalizzate sono state le destinazioni extra-UE, che segnano un meno 81,2%.