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Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

Le Interviste di Radio Veneto Uno


Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

Si sono giocati Wgc e PortoRico Open e Gainbridge Lpga


STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

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Operazione della Guardia di Finanza di venezia

SEQUESTRO DI 2,6 MILIONI DI MASCHERINE CHIRURGICHE CON FALSO MARCHIO "CE"

Prodotti cinesi non autorizzati, importatore denunciato


VENEZIA - La Guardia di Finanza di Venezia ha sequestrato 2,6 milioni di mascherine chirurgiche con falso marchio “CE”.
I finanzieri della Compagnia di Chioggia, durante un posto di controllo lungo la Statale Romea, hanno intercettato un autoarticolato con targa polacca con un carico di 1.300 cartoni di mascherine chirurgiche di fabbricazione cinese.
I successivi approfondimenti hanno permesso di appurare che la merce era stata sdoganata in Olanda ed era destinata ad una società con sede a Roma, riconducibile ad un soggetto di nazionalità cinese. Quest’ultimo, contattato dai finanzieri, ha riferito di aver proceduto all’acquisto dei materiali con ordine diretto da un’azienda cinese. Tuttavia, non è stato in grado di fornire alcuna documentazione tecnica di accompagnamento della merce, esibendo esclusivamente una dichiarazione di conformità formalmente rilasciata da un mandatario stabilito nell’Unione Europea.
Quest’ultimo soggetto ha dichiarato di non aver mai avuto alcun rapporto con la società romana destinataria delle mascherine, disconoscendo la certificazione esibita in sede di controllo e precisando che la stessa si riferiva ad una precedente e diversa partita di mascherine acquistate presso il fabbricante cinese e testata da laboratori specializzati, che nulla aveva a che fare con quella oggetto del controllo.
Alla luce di tali riscontri, la marcatura “CE” presente sulle mascherine era da ritenersi indebitamente apposta e, pertanto, l’intero carico è stato sottoposto a sequestro mentre l’importatore è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Venezia per il reato di tentata vendita di prodotti industriali con segni mendaci. Al prezzo al pubblico di 50 centesimi a pezzo, la partita di dispositivi medici avrebbe fruttato oltre 1,3 milioni di euro.

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