ARABIA SAUDITA - Questa settimana l’Eurotour ha messo in scena il Saudi International, al Royal Greens Golf and Country Club, a King Abdullah Economic City, in Arabia Saudita; ai tee di partenza, ci sono ben sette azzurri, che hanno l’opportunità di giocare con veri big: il numero 1 mondiale, lo statunitense Dustin Johnson, e altri campioni Major americani del calibro di Bryson DeChambeau, Patrick Reed e Phil Mickelson. In contemporanea, a Scottsdale, in California, si gioca il Phoenix Open del PGA Tour, a cui non partecipa Francesco Molinari, che intende prendersi un turno di riposo, dopo due Top 10 consecutive. Un doppio show, questa settimana, con i big mondiali che si divideranno tra il massimo circuito continentale e quello americano.
Il Saudi International è il terzo evento del tour europeo 2021, e anche questo si svolge in Arabia. Per i tanti campioni sarà in palio un montepremi complessivo di 3.500.000 dollari, con prima moneta a 583.300. È una sfida importante per l’Italia, che è rappresentata da Nino Bertasio (il migliore tra gli azzurri), Renato Paratore, Guido Migliozzi, Edoardo Molinari, Andrea Pavan ripresosi dall’infortunio al polso che lo aveva costretto a ritirarsi a gara in corso, e Lorenzo Gagli chiamato a riscattare due uscite al taglio consecutive. Dopo aver saltato la tappa di Dubai, rientra in campo anche Francesco Laporta.
Johnson, il fenomeno, è grande favorito. Il 36enne di Columbia (South Carolina), re delle classifiche mondiali, nel 2020 ha dominato in lungo e in largo. Prima ha conquistato il Traveller’s Championship e il Northern Trust, tappe del PGA Tour. Poi, ha conquistato il Tour Championship, imponendosi per la prima volta in carriera, nella FedEx Cup, Jackpot da 15 milioni di dollari. Ha chiuso in bellezza il 2020 con il Masters Tournament, polverizzando il precedente primato di Tiger Woods. Sua, nel 2019, l’edizione del Saudi International. E ora, per Johnson, una nuova chance. Ci sono anche altri 3 giocatori della Top 10 mondiale: l’inglese Tyrrell Hatton (a segno ad Abu Dhabi e settimo nel ranking), gli statunitensi Bryson DeChambeau (campione dell’ultimo US Open), e Patrick Reed (n.10), reduce dall’exploit, tra le polemiche, nel Farmers Insurance Open.
Difende il titolo il nordirlandese Graeme McDowell, tornato al successo sull’European Tour dopo 2.037 giorni di digiuno.
Con 61 colpi, 9 birdie senza bogey, il trentacinquenne inglese David Horsey, di Stockport, prende la leadership nella prima giornata, sovrastando per un punto lo scozzese Stephen Gallacher che di birdie ne fa addirittura dieci, ma con anche due bogey. Degli azzurri è Guido Migliozzi il migliore; nonostante due bogey e un doppio bogey finisce in buona posizione, settimo a –2, con sei birdie. Si accompagna a numerosi big: gli inglesi Tommy Fleetwood e Justin Rose, Phil Mickelson, Tony Finau. Il pugliese Laporta chiude in par, tutti gli altri italiani chiudono sopra il par del Campo.
Il secondo giro non viene completato. Un forte temporale costringe a rinviare il seguito della gara a domani. Al momento sono in testa Ryan Fox e Stephen Gallacher, terzo Dustin Johnson. Bene Guido Migliozzi, dal trentunesimo sale al diciannovesimo posto con (-5). Peccato quel doppio bogey alla13, sarebbe stata ben altra cosa, perché a fronte di tre bogey, si era fatto dieci birdie. Edoardo Molinari e Francesco Laporta sono in settantanovesima posizione; per il taglio staremo a vedere cosa sarà a gara chiusa. Gli altri azzurri sono più indietro, per loro il taglio è scontato. Nella terza giornata, alla conclusione del 2° giro sospeso per pioggia, è Dustin Johnson a prendere il comando. Grazie a un giro in 66 colpi, il leader del ranking mondiale conferma il suo sprint di ieri, si porta a -13, mira a bissare il successo del 2019. Alle spalle il francese Victor Perez, a -11, anche lui autore di un giro in 66. Dietro a loro, una folta parata di big. Il miglior score del giro è di Sergio Garcia, che un parziale di -6 lo porta a risalire la classifica, fino alla settima posizione. C’è il triste, sfortunato crollo dell’azzurro Migliozzi, che incrocia una giornata nera: cinque bogey e un solo birdie, dal 19esimo scende al 65esimo posto con score a -1, ma riesce a passare il taglio.
Nel finale Dustin Johnson si guadagna il bis, e si conferma numero 1 mondiale. Lo statunitense ha preso il comando nel terzo turno, e ha mantenuto un buon ritmo nel giro finale, chiudendo con un totale di 265 (-15) colpi. Aveva iniziato il torneo in 17esima posizione, e non ha mai mollato, tenendo sempre tutto sotto controllo. Ha così spezzato i sogni di gloria di Justin Rose e Tony Finau, entrambi secondi, con 267 (-13). Johnson ha totalizzato 18 birdie, un doppio bogey e un bogey nell’arco dei 4 giorni di gara; aggiunge un titolo alla bacheca che comprende già 24 imprese sul PGA Tour (al netto di due Major, lo US Open 2016, il The Masters 2020, e 6 WGC). Per il trentaseienne del South Carolina è il primo successo del 2021, dopo un 2020 stellare culminato con l’affermazione al Masters. Intasca un assegno di 480mila euro. Poca cosa, se rapportato al suo patrimonio: 300 milioni di dollari, accumulati con le vittorie nel Golf. Il vicentino Guido Migliozzi, il migliore tra i sette italiani in gara, ha chiuso la manifestazione al 33esimo posto con 276 (-4), ed è andato a premio. Tre manche sotto al par, con un unico passaggio a vuoto nel terzo giro. Sono invece usciti al taglio gli altri sei azzurri: Edoardo Molinari e Francesco Laporta, 77/i con 141 (+1), Nino Bertasio, 113/o con 145 (+5), Lorenzo Gagli, 118/o con 146 (+6), Renato Paratore, 123/o con 147 (+7), e Andrea Pavan, 133/o con 153 (+13).
E ora, dopo le prime tre tappe del 2021 in Medio Oriente, il massimo circuito continentale temporaneamente si ferma. Il Covid ha prodotto la cancellazione dal calendario dell’Oman Open. L’European Tour ripartirà l’11 marzo con il Commercial Bank Qatar Masters di Doha.
Paolo Pilla