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Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

Le Interviste di Radio Veneto Uno


Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

Si sono giocati Wgc e PortoRico Open e Gainbridge Lpga


STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

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Pozza: "Restano forti asimmetrie tra i diversi settori"

IL MERCATO ITALIANO GUIDA IL RECUPERO DEL MANIFATTURIERO TREVIGIAN- BELLUNESE

L'analisi della Camera di commercio sul quarto trimestre 2020


TREVISO/BELLUNO - La lettura delle dinamiche trevigiane e bellunesi del manifatturiero si basa sulla consueta indagine VenetoCongiuntura, curata da Unioncamere regionale. Il campione consta di oltre 2.100 imprese: 469 quelle trevigiane intervistate (cui fanno riferimento 18.400 addetti); 74 quelle bellunesi (cui fanno riferimento 4.100 addetti).
A Treviso, nel quarto trimestre la produzione industriale cresce del +8,8% rispetto al terzo trimestre, mantenendo un ritmo di recupero ancora molto buono, anche se inevitabilmente più basso del rimbalzo “meccanico” visto in estate (+16,5%). Su base annua, rispetto al quarto trimestre 2019, la produzione risulta in flessione del -1,9%: un dato negativo ma tutto sommato insperato, se si considera tutto quello che è successo causa Covid. Lo stesso grado di utilizzo degli impianti è risalito al 70,5% (era al 66,4% a settembre), riportandosi in linea con i livelli registrati lo scorso anno.
Di pari passo procede anche il fatturato, con una variazione congiunturale del +9,8% (era stata del +20,7% a settembre), che spinge quella tendenziale al -2% (sempre rispetto al quarto trimestre dello scorso anno), ben distante dunque dalle flessioni a due cifre evidenziate nella fase acuta del lockdown di primavera.
Questo recupero appare guidato principalmente dagli ordinativi del mercato interno (+7,7% rispetto al terzo trimestre), che si riportano allo stesso livello dello scorso anno. Resta molta più incertezza, invece, sul fronte della raccolta ordini dall’estero: la variazione sul terzo trimestre è di appena un +1,2% e su base annua il gap resta del -7,5% (indicazione che dovrebbe trovare riverbero nei dati export che l’Istat renderà noti nella seconda decade di marzo). Ad ogni modo, torna ad allungarsi l’orizzonte temporale assicurato dal portafoglio ordini, che si riporta sui 46 giorni in media, dopo che era sceso a 36-37 nella prima metà dell’anno.

Anche a Belluno la produzione continua a recuperare a ritmi sostenuti: dopo il rimbalzo d’estate del +11,3% (terzo trimestre su secondo) ora registriamo un +8,4% (quarto trimestre su terzo). Fatto che spinge in territorio positivo anche la variazione tendenziale su base annua: +2,6% rispetto al quarto trimestre 2019. Inalterato, rispetto al terzo trimestre, il grado di utilizzo degli impianti (68,2%).
Cresce su base congiunturale anche il fatturato, +8,5% (dopo il rimbalzo del +20% registrato in estate), mentre su base tendenziale resta ancora in territorio negativo (-1,8%). La crescita del fatturato è trainata in particolare dai nuovi ordinativi interni, che crescono del +16,5% rispetto al terzo trimestre e del +9,1% rispetto allo scorso anno. La raccolta ordinativi esteri si mantiene invece sui livelli del terzo trimestre, mentre su base annua la contrazione resta severa ( -11,3% rispetto al quarto trimestre del 2019), sebbene distante dal tracollo (-33,9%) in pieno lockdown di primavera. Risale, del resto, l’orizzonte di produzione assicurato dal portafoglio ordini: ora pari a 53,5 giorni, contro i 33 a giugno, e i 42 di settembre.

IL COMMENTO DEL PRESIDENTE MARIO POZZA
Il manifatturiero trevigiano e bellunese sta continuando a recuperare – è il primo commento del Presidente della Camera di Commercio di Treviso-Belluno, Mario Pozza - con una raccolta ordini più vivace sul mercato interno nel quarto trimestre, ma anche con una prospettiva di miglioramento sulla domanda estera per il primo trimestre 2021.
Restano però tutte le ferite inferte dalla situazione di emergenza sanitaria – aggiunge subito Pozza - dalle reiterate misure di distanziamento sociale, dall’irrisolta incertezza di fondo sui mercati globali, nonostante l’avvio del piano vaccinale. Ciò ha determinato importanti asimmetrie fra settori nelle velocità di recupero. Sta andando bene il settore del legno-arredo e di tutto ciò che ruota attorno al sistema casa. Sta ripartendo anche l’occhialeria. Mentre resta in sofferenza, nel nostro territorio, il resto del sistema moda: risente – spiega il Presidente - non solo della ricomposizione della domanda da parte dei consumatori (più stai in casa, meno hai bisogno di vestirti), ma anche – pensando allo Sportsystem – di una stagione sciistica mai partita e, oggi, del tutto compromessa con l’ultimo inaccettabile rinvio delle aperture delle piste.

Notiamo anche che la seconda ondata pandemica di autunno ha generato degli effetti negativi sull’agroalimentare. Non ci era mai capitato – dice Pozza - di vederlo in difficoltà nel periodo dell’anno in cui tradizionalmente si consuma di più. Ma è chiaro che su questo dato incide il fermo della ristorazione e del turismo. Infine risultano praticamente spaccati a metà il settore dei macchinari industriali e dei mezzi di trasporto: le imprese che stanno recuperando – spiega Pozza - si bilanciano purtroppo con quelle in difficoltà: si pensi alle traiettorie opposte che stanno vivendo i settori legati alla mobilità alternativa rispetto alla tradizionale filiera dell’automotive.
Ma bisogna pensare al futuro - guarda avanti il Presidente - e per farlo bisogna che il nuovo Governo sappia allineare nel modo migliore i diversi fattori che oggi lo condizionano: copertura vaccinale, utilizzo intelligente dei fondi europei per un piano di investimenti utile per aumentare la competitività di sistema del Paese, attenzione alle imprese che ancora sono in difficoltà.
Mi pare che alcuni passaggi del discorso di Draghi – sottolinea Pozza - colgano perfettamente la priorità di questa delicata fase di transizione. Da un lato occorre definire un’accorta “sequenza di interventi sul lavoro, sul credito e sul capitale”, come il Presidente del Consiglio ha detto. Per salvare le imprese che hanno sofferto dei cali di fatturato ma che restano nodi importanti nel tessuto socio-economico di un territorio. E al tempo stesso incominciando ad essere più selettivi sulla sopravvivenza ad oltranza di certi carrozzoni, tenuti in vita dai contribuenti, come Alitalia per fare l’esempio più eclatante che abbiamo tutti sotto gli occhi .
L’altro passaggio fondamentale che ha fatto Draghi, e che fa onore al sistema delle Camere di Commercio, riguarda la legalità - conclude Pozza: riguarda il ruolo fondamentale che stanno avendo i protocolli fra Camere di Commercio, Prefetture e Forze dell’Ordine in tema di lotta alla criminalità, supportati dalla nuova applicazione Rex, che permette una navigazione mirata delle informazioni presenti nel Registro Imprese. Il nostro Ente ha firmato due Accordi in tal senso: con la Prefettura di Treviso e con quella di Belluno. In quest’ottica siamo dunque in prima linea per fare della legalità una pre-condizione al fare impresa, e per risollevarsi da questo anno terribile evitando che vi siano pericolose infiltrazioni di soggetti che nulla hanno a che fare con i valori della nostra comunità.