Nella ditta cinese scoperti anche due operai in nero
SETTE TONNELLATE DI RIFIUTI SPECIALI ACCUMULATI VICINO ALL'AZIENDA
Operazione della Guardia di Finanza di Castelfranco Veneto
Nei giorni scorsi, i finanzieri della Tenenza di Castelfranco Veneto sono intervenuti, insieme a personale dell’INPS e dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, in un’azienda tessile di Castelfranco Veneto, gestita da un cittadino cinese. Qui hanno iindividuato tre dipendenti in nero (un connazionale del titolare e due ghanesi), privi del previsto inquadramento contrattuale e contributivo, e hanno rilevato anche diverse violazioni alla normativa in materia di sicurezza sul lavoro e antincendio.
Nel corso degli accertamenti, poi, le Fiamme Gialle hanno scoperto, all’interno del locale e nelle immediate adiacenze, oltre 7 tonnellate di rifiuti speciali, anche pericolosi (scarti della lavorazione tessile, rottami metallici, apparecchiature elettriche ed elettroniche, liquami, eternit, stoccati ovunque, anche nei pressi delle postazioni di lavoro dei dipendenti). L’imprenditore non è stato in grado di esibire alcuna documentazione relativa alla conservazione e al corretto smaltimento di questi rifiuti speciali, per i quali vigono precise normative.
Alla luce delle violazioni riscontrate, i finanzieri hanno pertanto denunciato l’imprenditore cinese alla Procura della Repubblica di Treviso per il reato di illecita gestione di rifiuti e per le violazioni al Testo Unico per la sicurezza sul lavoro, mentre i funzionari dell’INPS/INL hanno contestato le violazioni in materia di lavoro nero.
L’intervento della Guardia di Finanza di Treviso testimonia ancora una volta l’impegno profuso in questo delicato settore, a tutela dell’economia legale e della libera concorrenza, dell’ambiente e della salute dei cittadini, a beneficio degli operatori economici onesti e rispettosi delle regole: lo sfruttamento di manodopera in nero, unito alle violazioni delle modalità di corretto smaltimento dei rifiuti e delle norme in materia di sicurezza, consente infatti di applicare prezzi altamente concorrenziali, in danno delle imprese che operano rispettando la legge, che si vedono costrette a sostenere costi maggiori.
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