Stanziati 550mila euro: "Contribuiamo tutti"
LA DIOCESI DI TREVISO A SOSTEGNO DI FAMIGLIE E IMPRESE COLPITE DALLA PANDEMIA
Contributi a fondo perduto e un piano di micro-credito
La Diocesi stessa ha stanziato 550mila euro, derivanti in gran parte dall’8 per mille, per costituire la dotazione iniziale destinata alle famiglie. L’invito è che tutti, privati, aziende, associazioni, enti, contribuiscano, nei limiti delle proprie possibilità, per incrementare le risorse a disposizione. Al progetto è stata destianata anche la tradizionale colletta tra i sacerdoti effettuata il Giovedì santo.
Le famiglie potranno ricevere contributi a fondo perduto fino a 3mila euro, con cui acquistare generi alimentari o far fronte alle spese per affitto e bollette, per le cure mediche, per i trasporti, per strumenti informatici necessari per il lavoro o la scuola. Le imprese potranno accedere a micro-finanziamenti, erogati in collaborazione con Banca Etica e la società specializzata PerMicro, fino a 25mila euro, a tassi irrisori, da restituire in 72 rate. Soldi che potranno essere usati per comprare merci, attrezzature, arredi o per esigenze di liquidità. A intercettare e segnalare le situazioni familiari di disagio saranno delle “sentinelle” nel territorio, mentre le ditte avranno a disposizione un numero telefonico dedicato e apposite pagine nei siti internet della Diocesi e della Caritas. Operatori fiduciari debitamente formati seguiranno poi i partecipanti nel successivo percorso. Più 220 i volontari coinvolti, oltre alle strutture della Caritas e di altri organismi diocesani e anche esperti esterni. Verranno attivati anche degli sportelli, cinque per le famiglie e uno per le imprese.
Un’azione per il bene comune, di aiuto reciproco, superando contrapposizioni sociali e logiche di parte, l’ha definita monsignor Tomasi: “Abbiamo scoperto in questo tempo di pandemia che è necessario prenderci cura gli uni degli altri. È il Risorto presente tra noi che ce ne fa capaci. È Lui che ce lo chiede. È Lui che ci apre la strada. Con Lui possiamo incontrarci e collaborare per costruire reti di solidarietà e di dono reciproco, di vicinanza, di responsabilità, di amore”, ha spiegato il presule durante l’omelia.
Galleria fotografica