L'EUROPA INCONTRA IL VENETO
L'Europa e l'istruzione: tra diversitĂ e progetti comuni
Priva di riserve energetiche fossili o di grandi giacimenti minerali, il vecchio continente dovrebbe considerare la “materia grigia”, le capacità intellettive e la loro formazione, la sua vera materia prima. A confermare la rilevanza dell'argomento, qualche numero: in Europa si contano 120 milioni in età scolare e circa 80 milioni sono inseriti in percorsi di istruzione propriamente detti: su 500 milioni totali di abitanti, grossomodo un quinto della popolazione, dunque, rientra i questa facscia. A questi si aggiungono quattro milioni di insegnanti, dalle scuole materne all'università.
Nei sistemi scolastici dei vari stati europei, però, sussistono numerose e profonde diversità di impostazione e di organizzazione, con, alle volte, assetti differenti anche all'interno di uno stesso paese, come nel caso del Belgio.
L'istruzione, peraltro, è una materia rimasta di competenza dei singoli stati membri e non delegata all'Unione, come, invece, ad esempio l'agricoltura. All'Ue, tuttavia, sono stati assegnati due linee di intervento: primo, favorire la mobilità degli operatori dell'istruzione, siano essi studenti o insegnanti, secondo lo scambio delle buone pratiche. E vari sono i progeti già messi in campo in questi due ambiti: vi presenteremo i principali.