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L'EUROPA INCONTRA IL VENETO
A caccia di competenze, l'Ue e l'alta formazione
BRUXELLES - Metà dei lavoratori europei siede davanti ad un pc e oltre il 50% dei posti di lavoro esistenti nel Vecchio continente rientra nel settore della conoscenza. A fronte di queste prospettive, tuttavia, un terzo della forza lavoro in Europa ha ancora una bassa specializzazione e solo meno di un europeo su tre è laureato, rispetto al 40% degli statunitensi e al 50% dei giapponesi. Questi dati evidenziano come già oggi e ancor più nel prossimo futuro diventi sempre più cruciale rafforzare e qualificare il capitale umano, a maggior ragione per un'area priva di grandi risorse naturali, com'è quella della Ue. Per questo l'Unione ha varato una serie di programmi volti ad contrastare l'abbandono scolastico, anche a livello di istruzione superiore, e ad aumentare il numero dei laureati. Due le linee d'azione principali, il cosiddetto "processo di Bologna" per uniformare i percorsi universitari, e il quadro europeo delle qualifiche, per consentire la valutazione e il riconoscimento delle competenze di artigiani ed operai specialiazzati. Ne discutiamo con il professor Piercarlo Valtorta, presidente del Centro europeo risorse umane, in una nuova puntata de "L'Europa incontra il Veneto".
