Ce la presentano due membri del direttivo di Volontarinsieme – CSV Treviso, Franco Marcuzzo e Stefania Martini, anche Presidente AUSER Cittadini del Mondo.
L’arrivo costante di migranti nel nostro territorio e la loro permanenza per un tempo prolungato, sono dati evidenti che impongono azioni di governo del fenomeno. Il volontariato, non potendo e non volendo sottrarsi a questo impegno, ha inteso offrire il proprio concreto contributo approntando un progetto per coloro che giungono nel nostro territorio dopo esperienze difficili e spesso drammatiche.
Il progetto “Insieme nell’accoglienza” prevede come prima fase la pubblicazione di una guida informativa che si rivolge essenzialmente ai migranti al loro arrivo nella comunità di accoglienza.
Il progetto, promosso da Volontarinsieme - CSV Treviso, ha visto la collaborazione di Caritas Tarvisina, Circolo Hilal, Auser cittadini del mondo e Anolf Treviso.
Nel progetto sono stati considerati quattro settori di interesse: una guida informativa sulle prime necessità, la promozione del senso dell’accoglienza e del volontariato, l’orientamento e l’approccio al mondo del lavoro e alcuni brevi percorsi professionalizzanti.
In questa prima fase sono state quindi predisposte circa 3000 guide informative contenenti le informazioni di base di orientamento per il primo ingresso dei richiedenti asilo, che tengano in considerazione i nostri usi, costumi, regole e consuetudini, tradotte in 5 lingue, italiano, inglese, francese, arabo e bengalese. Le guide saranno consegnate ai richiedenti, attraverso le cooperative e gli enti gestori dell’accoglienza.
“Con questo progetto si vuole promuovere una serie di iniziative pratiche ed utili a favorire l’accoglienza dei richiedenti asilo, il loro orientamento, la possibilità di integrarsi nella comunità accogliente ma allo stesso tempo di fare i giusti passi per il loro inserimento – dichiara Alberto Franceschini Presidente di Volontarinsieme – CSV Treviso – Attualmente in Provincia sono presenti circa 1.400 richiedenti asilo, e in previsione, nei prossimi mesi, ne arriveranno altri 400. Crediamo sia necessario dare strumenti concreti e utili per facilitare la loro autonomia, considerando anche il lungo periodo di permanenza che li aspetta.”
Il gruppo di lavoro ha cercato di creare uno stretto rapporto con il CPIA (centro provinciale istruzione adulti) per poter affiancare ai percorsi di insegnamento della lingua italiana, incontri base di cultura civica che introducano anche la cultura della cooperazione e del volontariato prevedendo la possibilità di tenere ore di lezione con esponenti del volontariato trevigiano. Si cercherà di coinvolgere anche il Centro per l’impiego della Provincia di Treviso, insieme ad alcuni esperti in materia, per poter affiancare ai percorsi di insegnamento della lingua alcuni principi di generali sul mercato del lavoro in Italia e sulla creazione di un curriculum vitae che, accanto alla certificazione delle varie fasi del percorso linguistico e socio-culturale svolto nei CTP, contenga tutte le notizie relative alle competenze pregresse e agli interessi di ciascuno.
Per i richiedenti asilo che abbiano acquisito una conoscenza della lingua Italiana parlata, si prevede un breve percorso sulla prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro e, per chi è ad una fase più avanzata, ci sarà la possibilità di percorsi laboratoriali e/o di formazione professionale che diano attestazione/certificazione di competenza finale, inseribili nel CV.