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Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

Le Interviste di Radio Veneto Uno


Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

Si sono giocati Wgc e PortoRico Open e Gainbridge Lpga


STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

PILLOLE DI TRASPARENZA
Cosa c'è dietro i crediti deteoriati delle banche italiane?

Vengono definiti Npl, acronimo dell'espressione inglese Non performing loans: tradotto, crediti deteriorati. ovvero prestiti a rischio di rientro, con varie gradazioni di gravità di soluzione.
Secondo gli ultimi dati, rappresentano il 17% dell'intero ammontare dei prestiti bancari, il livello più alto dei principali paesi occidentali. Come si è originato un simile, pesante fardello, che grava sui bilanci delle banche? Spesso si parla di colpe diffuse, dell'intero sistema. Su questa aspetto prova a far chiarezza Gianni Girotto, senatore del Movimento 5 Stelle, in questa puntata di "Pillole di trasparenza".
Partendo da un elemento: l'80% dei crediti deteriorati ha un importo medio superiore ai 500mila euro, dunque non si tratta di prestiti a famiglie o singoli consumatori, bensì a grandi industrie e aziende. Rivelando, una volta di più, il pericoloso intreccio tra banche, grande impresa e politica italiane.