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La nostra rubrica dedicata al mondo golfistico curata da Paolo Pilla
PILLOLE DI GOLF/2: LE ORIGINI
Quando è nato il golf? Viaggio tra Scozia, Olanda, Cina e Roma

TREVISO - Secondo appuntamento con la nuova rubrica dedicata al mondo del golf in onda il martedì sera e il mercoledì mattina all'interno del nostro rotocalco Sport dalla Marca. In questa seconda puntata - che potete riascoltare in streaming nel link - Paolo Pilla ci racconta le origini del golf.
La data di nascita del golf è incerta, e controversa. Da sempre esiste diatriba su chi ha inventato il golf, e credo ci sarà sempre. Il dato accettato, lo vede nascere in Scozia nel 1500. Tuttavia, assodato che 700 anni fa in Scozia si praticasse questo gioco, su di esso ci sono testimonianze anche molto più remote, relative alla stessa Scozia e ad altri Paesi. E val la pena, per curiosità, di fare breve cenno di alcune:
-Olanda: Molti documenti testimoniano la pratica di questo gioco “kolven” già nel 1297. Lo storico olandese Steven Van Hengel, cita ordinanze, decreti, editti, sentenze di tribunali dell’epoca (per il disturbo e i danni causati dall’aver giocato nell’ambito cittadino), che ne attestano in modo incontrovertibile la presenza. I traffici commerciali tra Olanda e Scozia fiorivano nel Medio Evo attraverso il mare del nord. Le pessime condizioni in cui veniva a trovarsi quel tratto di mare per frequenti venti forti e tempeste, imponeva lunghe soste dei marinai nei paesi di sbarco, e la cosa favorì la trasmissione del gioco con le rispettive esperienze. C’è notizia che la Scozia mandasse in Olanda i bastoni per il gioco, e l’Olanda fornisse la Scozia di palline.
-La Cina: I cinesi, che hanno scoperto tante cose adottate in seguito dall’Occidente (la carta, l’ombrello, la polvere da sparo, la pasta per dirne alcune), sostengono di aver inventato anche il gioco del golf, ed infatti, in una recente mostra allestita a Pechino, ne hanno dato testimonianza presentando antichi dipinti. La descrizione di un gioco il cui nome originario chuíwán 捶丸 (colpire la palla), è già presente negli archivi della Dinastia Song (960–1279). Veniva giocato con 10 mazze intarsiate di giada e d’oro la cui forma, testimoniata dai dipinti, aveva grande somiglianza con gli odierni bastoni. Altro rinvenimento di manuale risalente al 1282, contiene i chiari dettami per regolamentare il gioco. Nel rivendicarne la paternità alla Cina, il professor Hongling Ling della Lanzhou University afferma che il gioco è stato portato in Occidente dai mongoli nei secoli XII e XIII almeno 500 anni prima che ce ne fosse voce in Scozia. La cosa è particolarmente attendibile anche perché, i bastoni e le regole del gioco risultanti dai documenti rinvenuti, erano più simili a quelli dei nostri giorni rispetto a quelli olandesi e scozzesi dell’epoca.
-Antichi Romani: Anch’essi praticavano in campagna un gioco chiamato “Paganica”, che aveva somiglianze con il golf, giocato con un bastone e una palla di cuoio imbottita di piume. I Romani, nella loro espansione verso nord, potrebbero aver introdotto il gioco nei Paesi del nord Europa.
Al di là di queste e altre curiose rivendicazioni, la paternità del golf nella sua attuale fisonomia, con l’uso di differenti bastoni ed il percorso di 18 buche, va attribuita alla Scozia dopo la nascita dell’Università di Saint Andrews, avvenuta nel 1413, che ne curò la diffusione attorno al 1500. Infine, anche il Royal and Ancient Golf Club di St. Andrews, che dei crismi ne è il custode, afferma: "Giochi con mazze e palle esistono da molti secoli, ma il golf come lo conosciamo oggi, giocato su 18 buche, ha chiaramente avuto origine in Scozia”.
<<A mio avviso il golf è un modo costoso di giocare alle biglie>> Gilbert Keith Chesterton



13/02/2013 - Pillole di Golf/1: la filosofia del golf