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Interrogati i 4 coinvolti nell'omicidio di Conegliano
I CARNEFICI DAL GIUDICE
In aula ricostruito il delitto nei minimi particolari

TREVISO – (gp) Sono comparsi davanti al gup Elena Rossi i presunti assassini di Eliseo David, il 71enne narcotizzato e soffocato nella sua casa di via delle Acacie a Campolongo di Conegliano la notte tra il 15 e il 16 settembre scorso. La moglie della vittima considerata la mandante del delitto, la 61enne Laura De Nardo, assistita dall'avvocato Rosa Parenti ha confermato in aula quanto aveva detto agli inquirenti al momento del fermo, respingendo però il fatto che il marito sia stato ucciso per l'eredità. Tramite il suo legale ha fatto sapere che si sarebbe trattato soltanto di una boutade e non di un piano ben preciso. I rapporti tra lei e il marito non erano buoni e qualche volta ha ammesso che di aver detto “lo ammazzerei”. Diversa invece la versione fornita da Ivan Marin, uno degli esecutori materiali del delitto. Il 36enne disoccupato di Vazzola ha ricostruito l'omicidio nei minimi particolari, si è detto pentito, si è reso disponibile a fare da testimone a processo e vuole collaborare con la giustizia. Ivan Marin ha anche confermato che quella sera, nella camera di Eliseo David, c'era pure Gennaro Geremia, il 48enne di Visnà di Vazzola manutentore in un hotel di Mestre e considerato l'altro esecutore materiale del delitto, che si è avvalso della facoltà di non rispondere. L'uomo, che non ha mai parlato con gli investigatori, tramite il suo legale, l'avvocato Giuseppe Gulli, dice di non aver partecipato al crimine che gli viene contestato, così come sottolinea di essere stato dipinto come un pregiudicato quando nella sua fedina penale compare un reato di favoreggiamento del 2007 per cui ha patteggiato la pena per aver ospitato in casa sua un vecchio amico, che però era anche un rapinatore. Ha preferito non rispondere al giudice anche il quarto uomo, il 29enne di Fregona Mirko Della Giustina, arrestato per ricettazione, favoreggiamento reale e personale. Il giovane avrebbe avuto il compito di custodire un sacchetto pieno di gioielli di Eliseo David e della moglie per avvalorare la messa in scena della rapina in casa. Amico fraterno di Ivan Marin, Mirko Della Giustina sarebbe stato però proprio con Marin subito prima e subito dopo l'omicidio, circostanza che aggraverebbe la sua posizione. Lui però sostiene di non essere mai stato a conoscenza di quanto stava accadendo nella villetta di via delle Acacie. Ai nostri microfoni le dichiarazioni, raccolte all'uscita dall'aula al termine dell'interrogatorio di garanzia, dell'avvocato Enrico Marignani, difensore di Ivan Marin, dell'avvocato Giuseppe Gulli, legale di Gennaro Geremia, e dell'avvocato Stefano Arrigo, difensore di Mirko Della Giustina.


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