Concessi gli arresti domiciliari allo studente 19enne
BERTELLI TORNA A CASA
Rimane in cella invece il coetaneo Fabio Alvino

TREVISO – (gp) Simone Bertelli è tornato a casa. Lo studente di 19 anni, finito in carcere con l'accusa di aver spacciato hashish a coetanei e minorenni nel “Bosco del respiro” a Santa Bona, ha ottenuto gli arresti domiciliari come chiesto dal suo legale, l'avvocato Aloma Piazza, al termine dell'interrogatorio di mercoledì scorso in cui il ragazzo, in lacrime, aveva confessato tutto al gip Umberto Donà dichiarando di aver già cambiato vita. Il pm Valeria Sanzari, titolare delle indagini, ha espresso infatti parere positivo riguardo il ritorno a casa del giovane che, oltre ad aver collaborato con la giustizia, è completamente estraneo allo spaccio del mefedrone, la nuova droga sintetica venduta in internet come fertilizzante e da poco inserita come droga nelle tabelle ministeriali, per la quale è finito in carcere l'altro pusher del “Bosco del respiro”, il 19enne Fabio Alvino. Per lui le porte della casa circondariale di Treviso rimangono invece chiuse. Oltre a essersi avvalso della facoltà di non rispondere, il ragazzo già a marzo era stato pizzicato in possesso di alcuni grammi di mefedrone, che viene sniffato come la cocaina ma che ha effetti simili a quelli dell'ecstasy.


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