Omicidio Vidoni: il dolore della San Vincenzo
"INCREDULI E SCONCERTATI"
Le indagini vanno avanti: il cerchio si sta stringendo

TREVISO – (gp) Increduli, sconcertati e soprattutto affranti. Con queste parole sono stati descritti gli anziani ospiti del pensionato San Vincenzo De' Paoli di Treviso alla notizia della morte di Daniela Vidoni, la 49enne strangolata lo scorso giovedì nella sua abitazione di via Sicilia a San Liberale. La donna infatti era un'operatrice socio sanitaria presso la struttura gestita dalle suore di San Vincenzo, e tutti gli ospiti del pensionato la ricordano come una persona attenta e precisa nel proprio lavoro, una professionista che faceva soprattutto leva sul profilo umano per instaurare un rapporto con loro. E nel dolore per la scomparsa di Daniela, anche dalla struttura per anziani arriva l'augurio di poter risolvere al più presto il caso e di assicurare alla giustizia chi ha strappato alla vita la 49enne. Le indagini infatti non si fermano: il cerchio si sta stringendo e nel mirino degli inquirenti sarebbe finita una persona, un uomo che avrebbe avvicinato Daniela Vidoni all'interno del bar Rok dopo una vincita al videopoker, che la conosceva da qualche tempo e che gli avventori del bar hanno dichiarato di aver visto con lei due o tre volte nelle ultime settimane camminare per San Liberale. Nelle mani della Procura ci sarebbe poi anche un fotogramma di una telecamera a circuito chiuso che avrebbe ripreso mercoledì sera l'Opel Agila della donna mentre transitava in compagnia di questo personaggio misterioso nel quartiere.


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