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Vita e carriera di Nidia Pausich
IL LIBRO: LA SIGNORA DEI CANESTRI
Intervista all'autore Silvano Focarelli

TREVISO - (ag) E' dedicato a una delle più grandi cestiste di tutti i tempi, l'ultimo lavoro del “nostro” giornalista sportivo Sivano Focarelli: “La signora dei canestri. Vita e Carriera di Nidia Pausich”, con la prefazione a firma di Dino Meneghin, edito da GS Printing. Classe 35, triestina di nascita ma da quarant'anni trevigiana di adozione, Nidia Pausich è un simbolo di vita votata allo sport, gloria della palla a spicchi al femminile. Insignita nel 2008 del premio Italia Basket Hall of Fame e nell'autunno scorso del premio della Fip come migliore giocatrice degli anni '60, Pausich vanta una carriera costellata da grandi successi, ma anche da qualche mesto rimpianto, nella vita sportiva come in quella privata. Una biografia in cui la vivacità narrativa di Focarelli si arricchisce della coinvolgente testimonianza della campionessa che con temperamento colora le vicende, non solo sportive, della sua vita. Notata giovanissima mentre giocava nell'oratorio della parrocchia, Nidia Pausich esordisce nella Triestina, per emigrare presto alla Fiat Torino e poi a Udine, Vicenza, Treviso. Otto scudetti, guadagnati in due tranches di fila: i primi tre alla APU Udine (dal 1958-59 al 1960-'61), gli altri cinque alla AS Vicenza (dal 1964-65 al 1968-69) e ancora: 136 gare con la nazionale italiana che la vede partecipare a sei campionati europei e a un mondiale, mettendola a confronto con le inespugnabili rivali dell'Est. Ma anche in Italia Nidia Pausich ha avuto aspre rivalità, come contro Bianca Rossi, "l'avversaria e basta". Negli anni '70 l'età la costringe a fare un passo indietro rispetto al bordo campo: da qui avrà inizio la sua carriera di allenatrice, non ancora destinata a terminare. Anche l'allenamento nasconde le sue sfide: emergere professionalmente in un ambito considerato prettamente maschile. Dicevamo, Nidia Pausich nella sua vita è riuscita a distinguersi più volte, ma è forse questa frase che di più coglie il suo spirito e le sue personali conquiste: “Il fatto di cui vado più orgogliosa è che io alla mia età e dopo tanto tempo sono ancora in palestra ogni giorno per quasi tre ore con i bambini [...]”. Buon ascolto e buona lettura!


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