RICORSO IN CASSAZIONE

TREVISO - (gp) Dopo la sentenza del Tribunale del Riesame di Venezia che rigettato la richiesta di annullamento della misura cautelare in carcere presentata da Gennaro Geremia e Mirko Della Giustina, i legali dei due dei quattro indagati indagati per l'omicidio di Eliseo David, il 71enne di Campolongo di Conegliano narcotizzato e soffocato nella sua casa di via delle Acacie la notte tra il 15 e il 16 settembre scorso, hanno depositato il ricorso in Cassazione per richiedere la libertà per i loro assistiti. Nelle motivazioni della scelta dei giudici del Riesame si confermava la tesi accusatoria della Procura di Treviso secondo cui Gennaro Geremia, 48enne di Visnà di Vazzola, sarebbe uno dei due esecutori materiali del delitto, come affermato in sede di incidente probatorio da Ivan Marin, il 36enne di Vazzola reoconfesso dell'omicidio. Confermati anche i sospetti di coinvolgimento nel delitto organizzato dalla moglie della vittima, la 61enne Laura De Nardo, di Mirko Della Giustina, il 29enne di Fregona finito in manette con le accuse di ricettazione, favoreggiamento personale e reale. Secondo l'accusa, oltre che aver avuto il compito di custodire i gioielli della famiglia David per inscenare una rapina finita nel sangue, il giovane non poteva non essere a conoscenza del piano criminoso che stavano mettendo in atto. Intanto le indagini continuano e soprattutto gli accertamenti sulle tracce biologiche rinvenute sul luogo del delitto e quelle sul dna prelevato da alcuni mozziconi di sigarette trovati nel parcheggio antistante la villetta di Eliseo David. I risultati delle analisi potrebbero infatti incastrare sia Geremia che Della Giustina qualora il dna prelevato risultasse essere il loro.