TREVISO – (gp) “Accertata la dinamica occorre dare un volto al killer. In questi casi è utile mantenere il riserbo e una certa prudenza ma una cosa è certa: l'assassino non pensi di essere più furbo degli investigatori”. Parole del procuratore capo di Treviso Antonio Fojadelli che ritorna sul caso definendolo un delitto difficile da risolvere, come si era già capito, ma la morte di Daniela Vidoni, ritrovata strangolata nel suo appartamento a San Liberale il 25 novembre scorso attorno alle 17, pare sia vicina a una soluzione. Gli inquirenti, anche a seguito dell'autopsia eseguita sul corpo della donna dal medico legale Massimo Montisci, stanno stringendo il cerchio attorno al responsabile dell'omicidio. Daniela Vidoni è stata soffocata da qualcuno che conosceva, forse addirittura in auto e non nell'appartamento. Poi è stata immersa in acqua per un tempo sufficiente a macerare i polpastrelli delle dita e rendere arduo il compito di rilevare le impronte della vittima, oltre a cercare di cancellare possibili tracce biologiche presenti sul corpo della donna. In seguito è stata adagiata sul letto vestita e ancora bagnata, e il killer, prima di andarsene, le ha portato via la borsetta con le chiavi di casa e dell'auto e ha chiuso la porta dell'appartamento dietro di sé. La polizia scientifica, che ha setacciato tutta l'abitazione repertando qualsiasi impronta e traccia biologica presente, tramite una sofisticata tecnica è riuscita a recuperare le impronte digitali di Daniela, che ora verranno comparate con tutte quelle trovate nell'appartamento di via Sicilia. Da quella scrematura si avranno, con tutta probabilità, anche le impronte dell'assassino che, come trapela da fonti investigative, pensava di agire senza lasciare tracce ma non ha tenuto conto di tutti i particolari. Anche se i risultati delle analisi autoptiche più approfondite sono sotto stretto segreto istruttorio per “non dare alcun tipo di vantaggio a chi stiamo cercando”, come ha dichiarato il sostituto procuratore Valeria Sanzari, titolare delle indagini, nelle mani degli investigatori ci sarebbero elementi importanti per la risoluzione del caso in tempi brevi, in quanto il tentativo di cancellare tutte le tracce messo in atto dall'assassino non sembra essere andato a buon fine.