Processo Moreira: nel pomeriggio il sopralluogo a Oderzo, teatro della tragedia
SIMONE: LA CORTE IN PIAZZA RIZZO
Alle 15.30 i giudici saranno nel luogo in cui morì Giuliana Favaro

TREVISO – (gp) Dopo dieci udienze, l'audizione di decine di testi e il deposito della super perizia degli esperti incaricati dal tribunale, è arrivata l'ora del sopralluogo della Corte d'Assise sul luogo della tragedia. Domani alle 15.30 i giudici Gioacchino Termini e Marco Biagetti, assieme ai sei giudici popolari chiamati a giudicare la 24enne brasiliana Simone Moreira accusata di omicidio volontario, saranno in piazza Rizzo a Oderzo per rendersi conto di persona dei luoghi in cui la piccola Giuliana Favaro ha trovato la morte la notte del 2 settembre 2009. La corte osserverà per la prima volta dal vivo, dopo ricognizioni fotografiche, filmati e racconti di accusa e difesa, la piazza opitergina che ha segnato gli ultimi istanti di vita della piccola Giuliana. Si tratta dell'ultimo tassello del procedimento penale a carico di Simone Moreira dopo il quale, nell'udienza già fissata il prossimo 3 novembre, si dovrebbe chiudere l'istruttoria dibattimentale e passare alle richieste di accusa e difesa. “E' un fatto inconsueto ma non anomalo visto che la legge lo prevede – ha dichiarato il presidente della sezione penale di Treviso, il giudice Gioacchino Termini – Ci recheremo sul posto per poter utilizzare al meglio i dati finora raccolti e discussi in aula. Non si tratta di un esperimento ma di un sopralluogo che verrà ripreso per essere messo agli atti come l'ultima prova a disposizione della corte per arrivare a pronunciare un verdetto”. Intanto l'ultima parola, almeno in aula, ce l'hanno avuta i periti. I risultati delle analisi effettuate dal dottor Carlo Sorbara, direttore del dipartimento di Anestesia dell'ospedale di Treviso, dal dottor Raffaele De Caro, direttore del dipartimento di Anatomia dell'Università di Padova e presidente del corso di laurea in Medicina e chirurgia a Treviso, degli anatomopatologi Massimo Montisci e Alessandra Rossi, e dell'esperto in cardiologia interventista Marco Panfili sono state chiare. Giuliana è rimasta in acqua 96 minuti, con uno scarto di dieci minuti in più o in meno, la morte è sopraggiunta per asfissia da annegamento in un lasso di tempo compreso tra i 45 minuti e l'ora e 45 minuti prima del ritrovamento e il personale medico che per quasi tre ore ha disperatamente tentato di salvarla non ha avuto alcuna responsabilità. Che Giuliana sia caduta da sola o se nel Monticano ce l'abbia gettata Simone non si sa ancora, ma facendo due calcoli si può dire che la piccola è scivolata, o lanciata, in acqua tra tra le 22:19 e le 22:39 del 2 settembre 2009. Una telecamera di sicurezza ha ripreso Simone e la figlia insieme a Oderzo alle 22:23, quindi il range si restringe ancora. Alla 22:39 Simone chiama un'amica dicendo che Giuliana è scomparsa, quindi non è più con la figlia da almeno un minuto. Fatto sta che la piccola è finita in acqua tra le 22:23 e le 22:38. Cosa sia successo in quel quarto d'ora lo stabiliranno i giudici, ma sembra che l'ipotesi accusatoria regga davvero.


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