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La nostra rubrica dedicata al mondo golfistico curata da Paolo Pilla
PILLOLE DI GOLF/49: IL FAIRWAY
"La retta via" è l'area costituita da erba rasata per facilitare il gioco

TREVISO - Nuovo appuntamento con le pillole di golf assieme all'esperto, Paolo Pilla.
Il fairway è quel tratto di campo in cui il golfista dovrebbe cercar sempre di far atterrare la palla durante il percorso, per avere un gioco più agevole. E’ la pista d’erba rasata, larga generalmente da 25 a 35 metri, verso la quale sono indirizzati i colpi.
In un Campo ben curato, e di pianura, l’erba su quest’area dovrebbe essere tenuta a un’altezza compresa fra 1,25 e 1,80 cm. Particolari terreni o le particolari condizioni atmosferiche del territorio possono però consigliare un’altezza di taglio diversa. L’ampiezza del fairway può variare notevolmente: è legata all’ambiente, e interviene sulla maggiore o minor difficoltà di un Campo. L’architetto che lo disegna non ha sempre a disposizione un terreno piatto e libero da poterlo progettare con misure standard, basti pensare ai Campi di collina o di montagna in cui il fondo può essere di terra o di roccia, e magari con importanti alberi. Cercherà quindi di rispettare il luogo, adattando la larghezza dei fairway al sito; va anche detto che se i Campi fossero tutti uguali o molto simili, sarebbero anche monotoni. Certo che la maggiore o minore larghezza rende il gioco diverso durante le competizioni. Un fairway più stretto è più impegnativo.
Pur essendo di norma più agevole colpire la palla quando giace sul fairway, può capitare che, a causa di particolari condizioni atmosferiche, il terreno sia molle o fangoso. La regola 13, recita il principale fondamento del golf, “la palla dev’essere giocata come si trova” e nulla deve essere fatto per migliorare la sua posizione, come ad esempio pressare il terreno dietro la palla con la scarpa o il bastone (quest'ultimo andrebbe appoggiato solo leggermente). Tuttavia, dovessero verificarsi le condizioni accennate, subentra una certa tutela a favore del giocatore. Poiché in questi casi, se capita che la palla scendendo dall’alto si va a infossare nel terreno, interviene la regola 25, che permette il droppaggio: potrà alzarla, pulirla, e droppare senza penalità, il più vicino possibile al punto in cui si trova, e anche qui mai più vicino alla buca.
Poiché non è sempre facile decidere se una palla possa essere considerata infossata o no, anche se il suo entrare nel terreno non è molto pronunciato, si può considerare nella condizione di infossata, semplicemente quando si nota che il suo appoggio sul terreno è anche di poco sotto il piano di campagna. Teoricamente questa possibilità è legata al fatto che la palla giaccia sul fairway, ma è data facoltà al Comitato di consentire la regola anche su tutto il percorso, soprattutto quando le condizioni sono più infelici.
Un’altra cosa che le Regole talvolta permettono, quando la palla è in fairway, è il piazzamento: in caso di cattive condizioni del Campo, maggiormente nella stagione invernale per le forti piogge cadute che rendono fangoso il fondo, con la conseguenza che alla pallina si attacca del fango, il giocatore ha facoltà, dopo aver marcato la posizione della palla, di pulirla e di piazzarla. La misura entro cui è ammesso piazzarla è di 15 cm, e non dovrà mai essere più vicina alla buca. Può essere che il Comitato, che si trova a gestire una gara in condizioni particolarmente difficili, preveda una distanza maggiore di piazzamento, per esempio un bastone, ma allora la gara non potrà essere valida ai fini dell’handicap. La possibilità è prevista, dicevo, quando la palla si trova sul fairway o in un’area particolarmente rasata del percorso, compresi i sentieri attraverso il rough, sempreché il taglio dell’erba sia alla stessa altezza del fairway o inferiore. C’è da dire che la Federazione non vede comunque di buon grado che sia dato disinvoltamente il “si piazza”, perché lo avverte contrario ai dettami dello “spirito del gioco”.
Paolo Pilla
Lo scopo del lavoro è quello di guadagnarsi il tempo libero. Aristotele



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