TREVISO - Nuovo appuntamento con i campi da golf. Trascuriamo per una volta i grandi Campi da Golf del mondo, per occuparci delle piccole realtà del nostro trevigiano, che fremono nel desiderio di affermazione. L’Italia, con le sue bellezze, è Paese a vocazione turistica; nel suo intrinseco, il Campo da Golf va a valorizzare la natura, ed è perciò che guardo con attenzione alla crescita di tali strutture nel nostro territorio.L’Associazione sportiva dilettantistica “Le Vigne di Conegliano” si trova in un posto incantevole, Refrontolo. In questa parte della Marca la dolcezza dei luoghi è tale, che nel percorrerli con qualsiasi mezzo, si sente a tratti l’esigenza di fermarsi per ammirarli. Così, almeno, a me succede. E’ tempo che la Strada del Vino Bianco abbia ad avere un Campo da Golf importante.
Chiuso da oltre un anno, questo Campo per la Pratica del Golf, ha visto alfine la riapertura.
Nel passato, tutte le volte che avevo avuto occasione di andarci, lo avevo trovato in ordine, con i soci frequentatori entusiasti, sorretti da un gestore innamorato del Golf che si dava da fare perché andasse sempre meglio. Ora è riaperto, e ne sono contento. Il personaggio che l’ha rilevato è certamente di spessore. E’ figlio d’arte, anzi è di famiglia d’arte. Alfonso Paolillo, infatti, con
Biagio, Roberto, e Giusy, sono figli di Angelo Paolillo, e son tutti professionisti del Golf. Quando ebbi il piacere di conoscere Angelo, bravo e paziente maestro, in periodi in cui era ancora possibile incontrare qualche istruttore che si accompagnava a poco gradita aria di superiorità, mi colpì per la sua mitezza. Si vantava di aver fatto da portabastoni a Mike Bongiorno, il buon Angelo. Quando è venuto a mancare, è stato un lutto per il mondo del Golf. Adesso c’è qui il figlio Alfonso. Lo conosco bene, insieme abbiamo impostato il Club dei Giovani a “Cà della Nave” dove, alle mansioni di maestro, abbinava quelle di direttore. Per giocare a Golf, abbiamo soggiornato insieme in Tunisia. Dopo l’esperienza veneta, ebbe a dirigere la Scuola per la tecnica del Golf, a “Le Pavoniere” in Toscana. I due Campi in cui ha maggiormente esercitato la professione sono famosi in Italia e nel mondo, per essere stati, con “Tolcinasco”, gli unici disegnati in Italia dal grande Arnold Palmer. Seppur piccolino, “Le Vigne di Conegliano”, servito da tre buche e quindici postazioni di lancio, è perfetto per l’apprendimento di questo sport, e comodo per essere frequentato dai residenti dei dintorni, che allenandosi in questa struttura, perfezionano la parte più importante del gioco: la precisione nel tiro corto, che permetterà di affrontare gare in altri contesti, con maggior possibilità di ben figurare. E’noto, infatti, che approccio e putt, più di tutto il resto,servono a fare score; d'altro canto, per l’allenamento nei tiri lunghi, sono valide le esistenti numerose piazzole di lancio. Sempre simpatica, la gara di Pitch & Putt, arte del Golf che qui vede il suo ambiente ideale, nella magia che lo circonda.
Situato in Comune di Refrontolo, Ronco Frontulo l’antico toponimo, il posto gode dell’armonioso paesaggio della Pedemontana Veneta. Ubicata in un belvedere collinare accanto al Montello, la cittadina di Refrontolo assume in pieno il significato del suo essere la centralità dell’itinerario enogastronomico “La strada del vino bianco”; ma è anche la zona dell’uva Marzemino, mamma di una perla: il Refrontolo Passito DOCG, le cui uve sono poste ad appassire su graticci (GARDIZ), con una resa di 30 litri per quintale d’uva. Si pavoneggia un cartello all'inizio del paese: “Qui si coltiva la vite da 700 anni, qui in passato venivano a rifornirsi Dogi e Papi”.
Laura Antonelli "mogliamante"
Oltre al paesaggio, il territorio comunale offre altre bellezze da visitare: tre ville venete -Villa Spada, -Villa Capretta, -Villa Ticozzi, e il Molinetto della Croda. Quest’ultimo è un antico mulino costruito sulla roccia, suggestiva testimonianza del passato, simbolo di civiltà rurale ormai pressoché estinta. Ha ispirato artisti e poeti, è comparso in alcune scene del film “Mogliamante” del 1977, con Marcello Mastroianni e Laura Antonelli.Un po’ di storia di quest’angolo dell’Alta Marca Trevigiana:
Già prima del 1000, Ottone il grande, re di Germania e imperatore del Sacro Romano Impero, conferisce al conte Rambaldo di Collalto il dominio feudale del territorio. Nel 1075, Turingo, Signore dei Longobardi, dona parte di Refrontolo al monastero di San Candido. Nel 1266, a seguito degli scontri per il controllo del Quartier del Piave tra i da Camino, il Comune di Trevisoe il vescovo di Belluno, gli abitanti si mettono sotto la protezione dei Conti di Collalto, i signori di Treviso, che continueranno il controllo del terr
itorio anche sotto il dominio della Serenissima. La famiglia Collalto risiede tuttora qui: oggi la principessa Isabella Collaltode Croÿ, primogenita del Principe Manfredo, dirige l’importante azienda agricola lasciatale dal padre nel 2007. Con estrema attenzione all’ambiente, cura 170 ettari di vigna che producono i vini di maggior rilievo della zona, e che sono considerati di eccellenza in tutto il mondo. Per inciso, il marito della principessa, il Principe Guillaume de Croÿ, ha in Belgio la proprietà di un Campo da Golf a ventisette buche, vetusto di oltre ottant’anni, tra i più belli d’Europa: il Royal Golf Club du Hainaut, che spero andremo un giorno a raccontare. Buon lavoro Alfonso. Paolo Pilla