TREVISO - Parlando di golf questa settimana avremo modo di raccontarvi con un attento reportage come è andato l'ultimo Open di Francia, nell'analisi di Paolo Pilla.
Lasciata alle spalle la gara più importante d’America, l’U.S. Open, è tempo di una tappa del Tour europeo, una delle maggiori competizioni che si giocano nel continente: l’Open de France, in cui è presente anche un nutrito numero di giocatori italiani.Concluso con onore l’Open negli S.U., il nostro FRANCESCO MOLINARI si è spostato a Parigi, per giocare nell’European Tour la 99esima edizione dell’Alstom Open di Francia, sul tracciato del Golf National a Guyancourt nelle vicinanze della Ville Lumière. A prendere parte al torneo che è terminato domenica 5 luglio, erano sette i nostri connazionali: Edoardo e Francesco Molinari, Crespi, Manassero, Paratore, Pavan e Tadini. Chicco si presentava grande favorito, gli altri altalenanti. I giocatori francesi in campo, addirittura ventinove. Detentore del titolo nel 2014 e nel 2013, il nordirlandese Graeme McDowell , membro dell’Ordine “the Most Excellent Order of the British Empire”, attribuitogli da Elisabetta 2^, per aver dato prestigio al Regno Unito nell’ambito dello sport. In testa alla classifica dell’European Tour, c’è l’irlandese Rory MCILROY, classificatosi 9° all’U.S. Open. Dura è la strada per i dilettanti, e per i professionisti che cercano di arrivare al top, approdare alla Carta che da titolo a partecipare all’Open: Dapprima i quattro circuiti “satelliti” rappresentati da distinte aree geografiche europee (in Francia per il 2015 cinque tappe dell’Alps Tour). Solo i primi cinque classificati potranno accedere l'anno successivo all’anticamera delle élite, il Challenge Tour. Alla fine del Challenge, i primi quindici potranno guadagnare la Carta per la "Race to Dubai", che ricordiamo, sono 48 tornei in 27 paesi di quattro continenti. Impegno e denaro da spendere per tutti coloro che vogliono tentare: Molti i chiamati, pochi gli eletti. Per alcuni, quest’Open è anche la prova generale in vista del terzo Major stagionale, l’Open Championship, che avrà luogo a St. Andrews in Scozia, la patria del Golf, dal 16 al 19 luglio.
Un po’ di cronaca:
Prima giornata - la previsione era di un caldo torrido, per cui erano state approntate misure eccezionali. Una beffa del tempo!! La gara è stata tre volte sospesa per temporali, due ore e mezzo i tempi di sospensione, e poi non conclusa. I 42 giocatori che ancora non avevano finito, han dovuto riprendere all’indomani alle 7.30. Francesco Molinari ha tenuto un buon ritmo: 12esimo nella classifica provvisoria, con 70 (-1). Dopo essere andato in vantaggio di due colpi sul par con due birdie in sei buche, ne ha perso uno, per poi completare il giro con altri due birdie e tre bogey. -Seconda giornata – il round del taglio, ampiamente superato dai due Molinari, e da Tadini; gli altri, compreso Manassero (117esimo), tornano a casa. Francesco Molinari ha fatto subito una buona partenza con due birdie, ha perso poi per un tratto un po’ di lucidezza. Riacquistata In breve, che gli vale un 139 (70 69, -3), facendolo salire dal 12° al 4° posto, e trovarsi a un colpo dal trio di testa. Alessandro Tadini 71 (par), e lo stesso per Edoardo Molinari.
Le curiosità della giornata: lo score di Renato Paratore, passerà nei libri di storia. In tutte le 18 buche 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4. Non era mai successo nella storia del Tour Europeo. E’ questo bravo simpatico dilettante romano, che all’Open di Spagna era stato il migliore dei sette azzurri. In questo seconda giornata aveva giocato bene, ma i troppi bogey del primo round non gli han permesso per un pelo di passare il taglio, 105°. D’altro canto ha subito l’esclusione anche il campione in carica, il nordirlandese Graeme McDowell, 105° come Paratore. Il miglior punteggio del giro l’ha siglato Jaco Van Zyl, il sudafricano che ha girato (-7), con 7 birdie e neanche un bogey; a fine di giornata conduceva a (-10).
-Terza giornata - Con 5 birdie e 4 bogey, Francesco Molinari tiene il gioco (-1), perde qualche posizione, ma rimane tra i “top ten” (9°); Edoardo Molinari e Tadini girano in Par, passa a condurre l’austriaco Bernd Wiesberger forte del suo -5 di giornata.
-Giornata conclusiva- Eccellente si può definire la prestazione di Francesco Molinari nelle quattro giornate, che gli permettono di raggiungere il sesto posto nella classifica di questa importante manifestazione, con 280 colpi (70 69 70 71, -4), ad un punto dallo spagnolo Rafa Cabrera Bello. Buona anche quella di Alessandro Tadini al 33 ° posto, con 288 (73 71 71 73, +4); più che onorevole la prestazione di Edoardo Molinari al 57° con 293 (72 73 71 77, +6).
Vince la 99^ edizione dell’Open de France Bernd Wiesberger con 271 (68 72 66 65, -13). Il trentenne viennese è tornato al passato successo, è il primo austriaco a vincere l’Alstom Open de France. A Pedro Oriol il vanto della lunghezza del drive, oltre 300 metri, l’altezza della Tour Eiffel.
Più di 50.000 gli spettatori che hanno seguito la gara. L’Open de France, Inaugurato nel 1906, è il più antico Open dell’Europa continentale e ha fatto parte del programma del Tour Europeo fin dal suo inizio, nel 1972. La Federazione francese si è costantemente adoperata per aumentare la statura della manifestazione, portandola a essere una delle principali tappe del circuito europeo, un evento di testa del Tour. Come da modello US Open apre a professionisti e dilettanti, e cura la soddisfazione economica dei vincitori; Per il 2015 il montepremi era di tre milioni di euro, dei quali 500.000 sono andati a gratificare il vincitore. Sono molti i Campi in cui l’Open di Francia ha trovato ospitalità, ma dal ‘91 in poi si è tenuto quasi esclusivamente al “Golf National”. Nato nel ‘90 su 139 ettari, il “National” è un Par 71 di 6.700 metri, le cui caratteristiche sono approntate allo standard. Il terreno è molto ondulato, sono caratterizzanti gli ostacoli d’acqua in cui vive una popolazione di carpe lunghe un braccio, regolari le altezze di taglio erba, e il rough lasciato alto naturale, che in quest’occasione, a causa della siccità, era meno duro. Ben settanta i giardinieri impegnati nella cura del Campo, Avrà l’onore di ospitare la Ryder Cup del 2018, di cui i Francesi vanno orgogliosi.
Una notizia dell’ultima ora: Rory McIlroy, il numero uno del Golf mondiale, nel giocare sabato una partitella a calcetto con gli amici, si è rotto i legamenti della caviglia con danni alla capsula articolare, che lo fermerà, non si sa per quanto tempo. Il suo portavoce dice che nonostante l’infortunio, non intende per ora ritirarsi dal British Open, che si terrà a St. Andrews la prossima settimana.
Secondo me è impensabile che possa partecipare al British Open, è da sperare invece che possa esserci per il quarto Major, l'ultimo grande torneo, il PGA Championship che si terrà dal 13 al 16 agosto in Wisconsin. Nel 2014 entrambi questi tornei han visto vincitore McIlroy. Auguri campione! (Paolo Pilla)