TREVISO - “Race to Dubai” è giunto ormai in Qatar. La quinta tappa dell’European Tour 2015 si è conclusa con la vittoria del sudafricano Branden Grace, con un colpo di vantaggio sullo scozzese Marc Warren. Due milioni e mezzo di dollari il monte premi messo a disposizione dallo sponsor, per il Commercial Bank Qatar Masters, con 353.257 euro di prima moneta.
Sette erano gli italiani ad aver conquistato la carta: Edoardo Molinari, Matteo Manassero, Marco Crespi, Renato Paratore, Andrea Pavan, Alessandro Tadini, e Francesco Molinari. Quest’ultimo non sarà presente in tutte le tappe, perché impegnato anche nei tornei del PGA americano.
Sono ventotto le nazioni che ospitano le 47 tappe di questo giro del mondo, ma non tutti gli iscritti potranno partecipare all’intero Tour, perché alcune tappe prevedono l’invito o una selezione più restrittiva, come ad es. i quattro Major, e altre. L’Italia sarà protagonista dal 17 al 20 settembre al Golf Club Milano, nel parco della villa Reale di Monza.
Il via al tour è stato il 4 dicembre sul miglior Campo del sud dell’Africa, con il lucroso “Million Dollar Challenge”, montepremi sei milioni e mezzo di dollari, con prima moneta 1.250.000. Il torneo era però a invito, e nessun italiano aveva purtroppo il titolo per partecipare.
Nelle successive tappe, due in Sud Africa e una a Dubai, il gioco era aperto a tutti i golfisti in possesso della carta. Di rilievo: al Championship di Malelane, il giovane Renato Paratore al suo esordio nel Tour, che si era qualificato da dilettante, ha festeggiato il suo 18° compleanno giungendo 26°. Auguri!!! Bene anche Francesco Molinari piazzatosi in sesta posizione, seppur che nelle due prime giornate facesse sperare di più giacché aveva raggiunto la seconda posizione. Svanita per i due doppi bogey sulle prime nove, e per il put che l’ha tradito durante tutto il giro. Pavan non è riuscito a passare il taglio.
A Johannesburg ottimi i 7 birdie di Tadini, che l’hanno sistemato in quinta posizione.
Ad Abu Dhabi, nel piccolo emirato arabo, non hanno superato il taglio fissato a 142, neppure Edoardo Molinari e Matteo Manassero.
Ed ora in Qatar, vittoria del sudafricano Branden Grace con 269 colpi (-19): un bell’Eagle alla 16 e il birdie alla 18 gli hanno dato ragione dello scozzese Marc Warren, e gli hanno fatto intascare un assegno di 353.257 €, del montepremi di 2.500. 000. Buono il risultato anche per gli italiani: Edoardo Molinari 33° (16.000 euro), 38° Renato Paratore, che al secondo round era nono, (13.000 euro), discreto per Crespi 75° e Manassero 118°, che tuttavia potranno partecipare al prossimo Omega Dubai Desert Classic.
Due parole sul Doha Golf Club, di cui andava orgoglioso l’emiro del Qatar: Nate nel 1997 su progetto di Peter Harradine, le 18 buche sono ambientate in 150 ettari di paesaggio dolce, con un club house in perfetto stile arabo tradizionale, da cui si domina l’intero percorso che esibisce ben otto laghi artificiali e la presenza di migliaia di piante portate dall’Arizona. Netto contrasto con la regione brulla e rocciosa, ricca di giacimenti di petrolio e di gas naturale, a coltura ridottissima, dove l'acqua è molto scarsa. La desalinizzazione di quella marina è l’unico rimedio a contrastare la siccità coniugata al Chamal, vento forte che provoca tempeste di sabbia, e induce a rendere deserto il territorio. Il lutto per la morte del sultano saudita Abd Allah, spentosi a Riad il 23 gennaio proprio nel giorno conclusivo del Masters in Qatar, non ha permesso la festa prevista per la chiusura della gara. A dar credito ad alcune fonti, il novantenne Re dell’Arabia Saudita si era sposato circa 30 volte e aveva avuto più di 35 figli. La morte del Re non ha, però smorzato l’entusiasmo che tutte le nazioni dimostrano per queste competizioni, e ciò sta significando quanto la passione per il Golf, accomuni tutto il mondo. L’European Tour si concluderà con l’ultima gara dal 19 al 22 novembre 2015, a Dubai.
Un insolito episodio che merita un cenno, è avvenuto qualche giorno fa al Sony Open nelle Hawaii: Matt Every, grande giocatore, già vincitore dell’Arnold Palmer Invitational, è stato squalificato. Nella prima giornata di gara, con un colpo deciso, in cui ha urtato il terreno, ha storto il ferro 4. L’indomani, dimentico dell’accaduto, il bastone gli serve, e lo riusa con un colpo a metà percorso ma, sconcertato dall’incurvatura che aveva assunta, chiama l’arbitro per un parere sull’opportunità di sostituirlo. Questi lo informa che il suo bastone così incurvato non è conforme alle Regole, e poiché lo ha usato, gli impone la squalifica. Le Regole: Il trasporto di un bastone non conforme è sanzionato con due colpi per ogni buca fatta (max 4), ma il suo uso anche una sola volta, comporta la squalifica.
Paolo Pilla
“Leadership coinvolge ricordare gli errori del passato, l'analisi dei risultati di oggi, e una fantasia ben fondata nel visualizzare il problema del futuro”.